Un chip che non dimentica

La prima RAM magnetica prodotta lascia ben sperare nel futuro dei computer «istantanei»

Quando si accende il PC o il portatile si comincia ad aspettare. La ragione per cui bisogna avviarlo – caricando il software dal disco rigido nel chip della RAM (memoria ad accesso casuale) – è che la maggior parte della memoria elettronica del computer richiede energia per mantenere i dati intatti. Se si toglie l’alimentazione, la memoria svanisce. Per anni i ricercatori hanno cercato di sviluppare una memoria veloce ed economica che immagazzini i dati sotto forma di orientamento magnetico, che rimane fisso a prescindere dall’alimentazione. Ora, una prima versione di questa tecnologia – chiamata MRAM (magnetic random-access memory, RAM magnetica) – sta per essere prodotta.

Il chip MRAM, realizzato da Motorola, contiene solo 4 megabit di dati ed è costoso, il che significa che le sue prime applicazioni saranno probabilmente nei sistemi di sicurezza ad alte prestazioni e nelle macchine da gioco, in cui piccole quantità di codice essenziale possono essere memorizzate senza paura di perdite. Ma per la fine del decennio i chip MRAM si potranno utilizzare per le macchine fotografiche digitali e i computer palmari, afferma Saied Tehrani, direttore della tecnologia per la MRAM di Motorola, a Tempe, in Arizona. Motorola sostiene che sta collaborando con numerosi clienti per migliorare i prototipi del suo chip di prima generazione prima di avviare la produzione su larga scala alla fine del 2004.

I ricercatori, compresi quelli di Motorola e IBM, che lavorano alla MRAM da oltre un decennio, si trovano di fronte sempre allo stesso problema: la registrazione magnetica dell’informazione su una cella di memoria disturba l’orientamento magnetico di quelle vicine.

La soluzione di Motorola è un metodo di scrittura dei dati a due fasi, che riesce a separare efficacemente i bit uno dall’altro. Bob Merritt, un esperto del settore di Semico Research, a Phoenix, definisce la scoperta di Motorola «un sostanziale passo in avanti». Potrebbero passare altri 10 anni prima che la tecnologia sia pronta per i PC, ma un obiettivo intermedio è la sostituzione della memoria di tipo flash nelle macchine fotografiche digitali e nei telefoni cellulari.

A differenza della RAM, la memoria di tipo flash conserva i dati anche senza alimentazione, ma è costosa, lenta e troppo ingombrante per venire incontro alle domande di memoria e ai limiti di dimensione degli apparecchi di prossima generazione. I chip MRAM di Motorola sono 1.000 volte più veloci a immagazzinare la nuova informazione della memoria di tipo flash; essi potrebbero, per esempio, registrare le immagini della macchina fotografica digitale più rapidamente, eliminando quella breve attesa tra una ripresa e l’altra. Anche se è ancora troppo presto per dire che Motorola realizzerà un computer che fornisce dati all’istante, il chip MRAM rimane un primo importante passo in avanti.

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