La mossa potrebbe consolidare la posizione della società nel mercato cinese ed evitare i pesanti dazi sull’importazione di vetture dall’estero.
di Erin Winick
La notizia: Tesla ha firmato un accordo per realizzare a Shanghai la sua “Gigafactory 3”. I lavori cominceranno una volta ottenuti i permessi e dovrebbero terminare fra due anni.
Avanti tutta: Secondo alle stime della società, una volta entrata in regime, la nuova catena di montaggio sarà in grado di produrre 500.000 vetture l’anno per il mercato cinese – il rispetto delle stime produttive, però, non è uno dei punti forti di Tesla.
Il primo del suo genere: A differenza di altre case automobilistiche straniere che hanno allestito delle catene di produzione in Cina, la Gigafactory 3 di Tesla sarà di proprietà esclusiva di Tesla. In passato, le società straniere erano tenute a stringere una collaborazione con società cinesi per poter procedere con la costruzione di impianti in Cina.
Perché conta: Tesla è rimasta duramente colpita dalla guerra commerciale fra Stati Uniti e Cina, trovandosi costretta ad aumentare i prezzi di Model X e Model S in Cina di ben $20.000. La società sta seguendo le orme di Harley-Davidson – la quale, per evitare di incorrere nei dazi dell’Unione Europea, ha annunciato che avrebbe trasferito la propria produzione al di fuori degli Stati Uniti – e trasferendo oltreoceano la produzione per abbattere i costi.
(MO)