Una tecnologia meno esotica ma ugualmente importante potrebbe dare una mano ai sistemi di guida autonoma.
di Jamie Condliffe
Le automobili a guida autonoma hanno bisogno di sensi sovrumani; in gran parte sembrano anche averli: lidar, radar, ultrasuoni, spettroscopia nel vicino infrarosso – a bordo della maggior parte di queste auto non mancano sensori del genere. Le normali videocamere, spesso dimenticate a favore di tecnologie più esotiche, restano però importanti, poiché raccolgono dati necessari per leggere messaggi o cartelli stradali. È per questo motivo che il nuovo sensore di visualizzazione della Sony è pensato per potenziare la visione delle normali videocamere.
Il nuovo sensore da $90 – battezzato IMX324 – ha una risoluzione di appena 7.42 megapixel, ma quasi il triplo della risoluzione verticale rispetto ai normali sensori a bordo di un’automobile. È in grado di individuare un cartello stradale a una distanza di 160 metri, vanta una spiccata sensibilità in condizioni di scarsa illuminazione che gli consente di vedere un pedone in condizioni non ottimali, ed offre una soluzione per catturare con elevata sensibilità e risoluzione le variazioni fra sezioni buie e luminose, permettendo di massimizzare il riconoscimento delle immagini. L’immagine a lato mostra la differenza di risoluzione fra il nuovo sensore e i suoi predecessori dalla stessa distanza.
Non aspettatevi che una videocamera potenziata possa sopperire alla necessità di ricorrere ad altri sensori, però: una normale videocamera non offrirà la varietà di funzioni offerta da altri sensori, e vedrà degradare sensibilmente le proprie prestazioni in condizioni di illuminazione insufficiente. Lidar e radar rimarranno quindi una componente fondamentale per la guida autonoma.