Ricerca apre le porte a nuove cure contro la tosse cronica

L’American Journal of Respiratory and Critical Care Medicine pubblica nuove scoperte su di una malattia polmonare potenzialmente fatale.

di MIT Technology Review Italia

Una squadra di ricercatori della University of Edinburgh, ha scoperto in che modo la bronchiectasia riesca a danneggiare alcune cellule chiave del sistema immunitario, esponendo così il paziente a ripetute infezioni polmonari causate da batteri come quelli responsabili della polmonite. Questa condizione provoca feroci circoli viziosi di infezioni batteriche ed infiammazioni a polmoni e vie aeree, accompagnate da tosse ricorrente.

Il compito di un’infiammazione sarebbe ripulire il paziente dalle infezioni, ma nei pazienti affetti da bronchiectasia questa procedura non è efficace. A lungo andare, le infiammazioni ripetute possono provocare danni alle vie aeree che rendono, piuttosto, il paziente sempre più sensibile all’infezione, inducendo il corpo ad un circolo vizioso di infiammazioni ed infezioni senza risoluzione.

I ricercatori della University of Edinburgh hanno puntato l’attenzione su cellule definite neutrofili, la prima linea di difesa del corpo contro le infezioni. I pazienti affetti da bronchiectasia sono portatori di un numero di neutrofili nelle vie aeree superiore a quanti se ne riscontrino in individui sani. Come mai dunque vanno tanto soggetti ad infezioni? Secondo i ricercatori, i neutrofili dei pazienti affetti da bronchiectasia hanno un comportamento anomalo – vivono più a lungo, sono più attivi e presentano funzioni alterate. Queste cellule sono incapaci di uccidere batteri con la stessa efficacia delle loro controparti in individui sani. Questa incapacità si accentua addirittura in corso d’infezione.

Lo studio è stato condotto su 18 individui affetti da bronchiectasia, 8 volontari sani e cinque pazienti con polmonite e nessun antecedente disturbo polmonare. I ricercatori intendono proseguire l’indagine del comportamento di questi neutrofili nel tentativo di individuare come si possa promuoverne l’efficacia ed interrompere il circolo vizioso di infezione ed infiammazione che ne deriva.

Sono un migliaio gli individui nel solo Regno Unito ad essere affetti da bronchiectasia, un disturbo che può rivelarsi fatale. I pazienti convivono con tosse cronica, muco eccessivo e respiro corto. Un trattamento che fosse in grado di rafforzare le funzioni antibatteriche del sistema immunitario potrebbe risultare in una riduzione del numero di infezioni toraciche a cui i pazienti vanno soggetti e condurli ad una migliore qualità della vita.

Lo studio è stato pubblicato dall’American Journal of Respiratory and Critical Care Medicine e finanziato dal Chief Scientist Office del governo scozzese, in associazione con UK Medical Research Council

Related Posts
Total
0
Share