Nasce il più grande player italiano del settore. AlmavivA tra le grandi imprese fondatrici
Il mese scorso è stato firmato l’atto costitutivo del Centro Nazionale per la Mobilità Sostenibile: 25 università, e relativi centri di ricerca, e 24 grandi imprese, attori protagonisti del mondo della mobilità e delle infrastrutture.
Dalla ricerca al business
Entrano nel vivo le misure indicate dal PNRR, Missione 4.2, “From Research to Business”.
“Guardiamo alla nascita del Centro Nazionale come all’occasione per far evolvere in maniera sinergica e qualificata nuovi modelli di mobilità e per contribuire alla crescita strutturale di un sistema strategico per il nostro Paese. Sulla base degli investimenti in ricerca e innovazione effettuati nel settore e dei progetti realizzati negli anni per la trasformazione digitale della mobilità, AlmavivA è parte attiva del Centro dalla sua fondazione, pronta a mettere a disposizione competenze, laboratori e soluzioni.” Afferma Alberto Tripi, presidente di AlmavivA.
Mobilità sostenibile: una missione chiave
Il Centro nasce con la missione di accompagnare la transizione green e digitale in un’ottica sostenibile.
Temi cardine sono: decarbonizzazione, decongestione delle reti di trasporto, mobilità autonoma connessa e smart, sicurezza dei veicoli e delle infrastrutture, accessibilità, inserimento nel mercato di nuove professionalità e competenze.
Cinque le aree e gli ambiti tecnologici di maggiore interesse: mobilità aerea; veicoli stradali sostenibili; trasporto per vie d’acqua; trasporto ferroviario; veicoli leggeri e mobilità attiva.
Mobilità green e digitale
Il Centro Nazionale si occuperà di rendere il sistema della mobilità più “green” nel suo complesso e più “digitale” nella sua gestione, attraverso soluzioni leggere e sistemi di propulsione elettrica e a idrogeno; sistemi digitali per la riduzione degli incidenti; soluzioni più efficaci per il trasporto pubblico e la logistica; un nuovo modello di mobilità, come servizio, accessibile e inclusiva.
“Il Centro Nazionale per la Mobilità risponde a una delle missioni chiave del PNRR: passare dalla ricerca all’impresa in un’ottica di filiera e di collaborazione estesa. Punti di forza saranno progetti ad alta maturità tecnologica con il preciso intento di dare una risposta concreta ai bisogni del Paese in una prospettiva di lungo termine che superi la scadenza del 2026. È questo il nostro impegno. È questa l’occasione per attuare riforme strutturali. Una partita che siamo disposti a giocare fino in fondo”. Commenta Ferruccio Resta, Rettore del Politecnico di Milano, ente proponente del Centro per la Mobilità Sostenibile.