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Il Dipartimento della Difesa americano ha annunciato che assegnerà a Microsoft un contratto di 10 anni da 10 miliardi di dollari per trasformare i suoi sistemi di cloud computing.

di Charlotte Jee

Amazon era data vincente per l’accordo, soprannominato JEDI, Joint Enterprise Defense Infrastructure, per gran parte del lungo processo di offerta, durato 15 mesi. Anche Oracle e Google avevano presentato le loro offerte. Secondo un rapporto di Gartner, un’azienda di consulenza strategica, Amazon rappresenta circa il 48 per cento del mercato del cloud computing, rispetto al 17 per cento di Microsoft, e ha maggiori requisiti di sicurezza per collaborare con il governo.

Il presidente Donald Trump ha ripetutamente e pubblicamente minimizzato le ambizioni di Amazon, secondo alcuni perché in rapporti conflittuali con l’azienda e il suo CEO Jeff Bezos. Un collaboratore dell’ex segretario alla Difesa Jim Mattis ha detto al “Washington Post” che Trump è intervenuto per bloccare l’aggiudicazione del contratto ad Amazon.

Jedi intende aggiornare lo stack tecnologico del Dipartimento della Difesa, sostituendo le sue reti di computer complesse e vecchie di decenni con un unico sistema di cloud computing. Microsoft fornirà servizi di analisi dei dati, ospiterà segreti militari classificati e passerà al dipartimento il suo software Office 365 per e-mail, calendari e altri prodotti. È un grande successo per l’azienda, anche se è probabile che causi tensioni tra il suo personale.

Considerando le affermazioni su potenziali interventi politici nel processo di offerta e l’enorme valore finanziario del contratto, Amazon potrebbe anche scegliere di fare causa al Dipartimento della Difesa. Secondo le regole contrattuali, Amazon ha poco più di una settimana per decidere se portare avanti la sfida.