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Il paese ha annunciato una iniziativa nazionale per lo sviluppo di intelligenze artificiali, ma i paesi in testa a questa corsa non faciliteranno certo l’ingresso in scena di un nuovo concorrente.

di Will Knight

Il piano: Una task force appuntata dal governo indiano ha pubblicato un rapporto sull’intelligenza artificiale per chiamare il paese a investire maggiormente nello sviluppo della tecnologia da applicare a manifattura, sanità, agricoltura, educazione e servizi pubblici.

La sfida: L’India dovrebbe diventare la terza economica più grande al mondo (per PIL) entro i prossimi cinque anni. Il paese potrebbe però rendersi conto delle difficoltà nell’avviare la propria rivoluzione dell’IA. L’India è in corsa per cercare di raggiungere Cina e Stati Uniti in termini di tecnologia, capacità di ricerca, investimenti e – soprattutto – dati, la linfa vitale per l’IA.

Equilibrio di potere: I paesi che detengono già un vantaggio tecnologico tendono anche a voler esportare la propria tecnologia, in modo da sfruttare i dati raccolti dagli utenti nei paesi in via di sviluppo per accrescerne l’efficacia. Questo atteggiamento potrebbe inasprire le dinamiche fra le potenze internazionali, separando i paesi dotati di questa tecnologia da quelli privi di IA. I paesi privi di IA potrebbero reagire diventando più protettivi nei confronti dei dati dei loro cittadini.