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Il Primo Ministro Narendra Modi ha appena annunciato al paese il successo di un test che fa dell’India una potenza nello spazio.

di Niall Firth

Bersaglio centrato: “Qualche tempo fa, i nostri scienziati hanno abbattuto un satellite in orbita a 300 km di distanza dalla Terra”, ha dichiarato Modi in un annuncio di un’ora che è stato trasmesso su tutte le emittenti televisive del paese. Ajay Lele, dell’Institute for Defence Studies and Analyses di Nuova Delhi, ha spiegato a Reuters che, con buone probabilità, il satellite è stato distrutto utilizzando un missile privo di testata nucleare.

Un club esclusivo: L’India è solamente il quarto paese ad essere riuscito ad abbattere con successo un satellite. Stati Uniti, Russia e Cina l’hanno preceduta; Stati Uniti e Russia erano già riusciti negli anni ’80, mentre la Cina ha portato a termine con successo il primo test nel 2007.

Pericolo detriti: Il test condotto nel 2007 dalla Cina è stato dichiarato un’azione irresponsabile per aver creato una enorme nube di quasi 3.000 detriti sufficientemente grandi da poter essere monitorati dalla NASA. Diverse altre migliaia di elementi sarebbero invece troppo piccoli per essere seguiti. Persino piccoli frammenti di satellite possono rappresentare un pericolo per gli altri satelliti o l’International Space Station. Ancora non sappiamo cosa ne sarà dei resti del satellite indiano.

Timori per la sicurezza: Il test è stato condotto in corrispondenza con i preparativi per le elezioni in India e l’avvicinarsi del periodo in cui il governo non può sostenere campagne pensate per attirare voti. Le questioni di sicurezza nazionale sono esenti da questi veto, però, e questa dimostrazione di forza è stata data sullo sfondo delle crescenti tensioni con il vicino Pakistan.