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L’evoluzione digitale ha reso i servizi fiduciari un pilastro essenziale per garantire sicurezza e affidabilità nelle operazioni che noi cittadini compiamo quotidianamente online; siano esse relative all’identificazione della persona, all’esecuzione di azioni con valore legale, o transazioni bancarie.

L’IA è uno strumento strategico che può trasformare radicalmente il modo in cui i Qualified Trust Services Provider (QTSP) operano, il modo in cui cittadini usufruiscono dei servizi e le imprese migliorano l’efficienza dei processi, rafforzando le difese contro le frodi digitali e ottimizzando l’esperienza utente. Il regolamento eIDAS e le direttive europee sull’identità digitale delineano un quadro normativo che favorisce questa evoluzione, spingendo i QTSP a innovare, mantenendo elevati standard di sicurezza e trasparenza.

L’Intelligenza Artificiale nel nostro settore può amplificare l’efficacia di questi processi, come motore di innovazione, secondo diverse direttrici:

  • Automazione avanzata nei processi di verifica
    Le tradizionali procedure di verifica dell’identità, spesso complesse e soggette a errori umani, possono essere ottimizzate grazie all’IA. Soluzioni basate su biometria facciale e liveness detection  e OCR (Optical Character Recognition) avanzato garantiscono una maggiore sicurezza, riducono drasticamente i tempi di verifica nei processi di identificazione remota, minimizzando il rischio di spoofing.
  • Personalizzazione dell’esperienza utente
    Grazie a modelli di IA generativa i QTSP possono sviluppare interfacce interattive, offrendo soluzioni sempre più mirate e intuitive e migliorando l’assistenza. Inoltre, gli assistenti virtuali intelligenti possono guidare l’utente, riducendo il tasso di errore e il numero di richieste di supporto umano. Anche i contenuti, come Firma o PEC o Conservazione, possono essere fruiti in maniera più semplice.
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L’intelligenza artificiale può migliorare significativamente la gestione delle PEC attraverso tecniche avanzate di NLP (Natural Language Processing) per analizzare il testo e identificare informazioni chiave. Utilizzando algoritmi di sintesi è possibile generare riassunti concisi e informativi, mantenendo il significato originale del testo e rendendo efficiente il processo di gestione della casella. La classificazione automatica delle PEC in categorie specifiche e la prioritizzazione basata su criteri predefiniti, come urgenza e importanza, facilitano la gestione e la ricerca delle comunicazioni, migliorando l’efficienza e la produttività complessiva.

Anche nei servizi di Firma Digitale, l’IA può abilitare nuovi livelli di automazione e controllo. Ad esempio, può supportare il riconoscimento intelligente dei documenti da firmare, suggerendo il tipo di firma più adatto (remota, qualificata, grafometrica) in base al contesto d’uso. Può inoltre contribuire a verificare la coerenza tra il contenuto del documento e i metadati associati, riducendo il rischio di errori o frodi.

Nel contesto della Conservazione a norma, l’IA può semplificare e ottimizzare i processi di classificazione, indicizzazione e verifica documentale. Algoritmi di machine learning possono individuare duplicati, rilevare anomalie, associare correttamente i documenti ai fascicoli di riferimento e garantire la conformità ai requisiti normativi. L’integrazione con tecnologie semantiche permette una ricerca documentale più efficace, trasformando gli archivi digitali in risorse realmente intelligenti e consultabili in modo dinamico.

  • Difesa contro le frodi digitali
    L’IA consente ai QTSP di adottare un approccio predittivo per la prevenzione delle frodi. Sistemi di machine learning possono individuare anomalie comportamentali e segnali di compromissione nelle autenticazioni digitali, bloccando accessi sospetti in tempo reale. L’IA può monitorare le connessioni critiche e identificare variazioni anomale nel traffico dati, garantendo una protezione proattiva.
  • Analisi predittiva e ottimizzazione delle risorse
    L’adozione di strumenti di data analytics basati su IA consente di prevedere flussi di richieste e picchi di utilizzo, ottimizzando la gestione delle risorse.
  • Gli agenti AI: il futuro dell’automazione
    I QTSP stanno già sperimentando trasformazioni significative attraverso l’implementazione di agenti AI che automatizzano processi critici come la verifica dell’identità, il monitoraggio delle transazioni e la gestione dei certificati digitali.
Andrea Massimo Fino, Referente Marketing, Telecom Italia Trust Technologies

Andrea Massimo Fino, Referente Marketing, Telecom Italia Trust Technologies

Secondo Andrea Massimo Fino, referente marketing di Telecom Italia Trust Technologies: “Gli Agent AI rappresentano la vera rivoluzione digitale del nostro tempo. Non parliamo di semplice automazione, ma di intelligenze autonome capaci di trasformare radicalmente il modo in cui imprese e pubblica amministrazione operano. Gartner identifica l’Agentic AI come top tech trend 2025 e prevede che entro il 2028 il 15% delle decisioni lavorative quotidiane sarà preso autonomamente da questi agenti. McKinsey quantifica l’opportunità a 4,4 trilioni di dollari di crescita potenziale della produttività globale, con casi già documentati di incremento del 14% nella risoluzione problemi.”

Oltre agli aspetti tecnologici, l’integrazione dell’IA nei servizi fiduciari pone un punto di attenzione anche sugli aspetti normativi, tra i quali il regolamento eIDAS 2.0, che ridefinisce l’identità digitale a livello UE:

  • Regolamentazione dell’IA e affidabilità degli algoritmi
    L’AI Act dell’Unione Europea, entrato in vigore il 1° agosto 2024, stabilisce precise regole per l’utilizzo dell’IA in contesti critici, come quelli legati all’identità digitale, garantendo sicurezza, trasparenza e rispetto dei diritti fondamentali. I QTSP dovranno assicurare che i modelli di intelligenza artificiale impiegati nei processi di autenticazione siano conformi ai requisiti di trasparenza, equità e affidabilità.
Raffaele Pomarico, Chief Marketing & Sales, Telecom Italia Trust Technologies

Raffaele Pomarico, Chief Marketing & Sales, Telecom Italia Trust Technologies

A tal proposito, Raffaele Pomarico head of marketing & sales di Telecom Italia Trust Technologies: spiega  “C’è ancora un forte gap tra Europa e Stati Uniti dove l’adozione dell’intelligenza artificiale nei servizi fiduciari è accelerata da un ambiente normativo flessibile e da investimenti significativi, con una spesa di 109 miliardi di dollari nel 2024. In Europa, invece, l’approccio più cauto e regolamentato, sebbene garantisca maggiore fiducia e trasparenza, ha portato a un ritardo nell’adozione, stimato tra il 45% e il 70% rispetto agli USA.”

Infatti, vale la pena rimarcare come la questione del divario tecnologico nell’AI tra USA ed Europa rifletta filosofie opposte: mentre l’Europa avanza con l’AI Act, framework normativo più rigoroso al mondo che privilegia sicurezza e diritti fondamentali, gli Stati Uniti puntano sulla deregolamentazione per massimizzare l’innovazione.

Sul fronte brevettuale, il gap è evidente: già nel 2022 gli USA detenevano il primato con 16mila brevetti contro l’esiguo numero di 786 in UE (Sole 24 ore), con giganti come Google, Microsoft e OpenAI che dominano la ricerca.

L’Europa eccelle in settori specifici come automotive e manifatturiero, ma resta indietro nell’AI generativa e nei large language models, dove la concentrazione di investimenti privati americani (oltre 50 miliardi nel 2024) supera di gran lunga i fondi europei. Questa divergenza crea un paradosso: l’Europa regolamenta tecnologie principalmente sviluppate oltreoceano, mentre gli USA innovano in un contesto normativo sempre più permissivo.

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In conclusione, l’integrazione dell’intelligenza artificiale nei servizi fiduciari qualificati rappresenta una svolta decisiva per il futuro dei QTSP. L’IA può migliorare la sicurezza, l’efficienza e l’affidabilità dei servizi digitali, garantendo un’identità digitale più robusta e resiliente alle minacce informatiche.

Le normative europee, come il regolamento eIDAS 2.0 e l’AI Act, delineano un percorso chiaro per l’adozione responsabile dell’IA nei servizi fiduciari. Tuttavia, affinché questa trasformazione sia efficace, è necessario un approccio equilibrato che combini innovazione tecnologica e conformità normativa.

Il futuro dei servizi fiduciari qualificati sarà sempre più coadiuvato dall’intelligenza artificiale, con l’obiettivo di rendere la  digital life più sicura e accessibile per cittadini, imprese e pubbliche amministrazioni. La sfida per noi  sarà quella di abbracciare questa evoluzione in modo etico, trasparente e sostenibile, assicurando fiducia nel mondo digitale.