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Le autorità di controllo statunitensi hanno approvato un ingrediente chiave nelle polpette di hamburger a base vegetale di Impossible Foods, aprendo la strada alla vendita diretta ai consumatori.

di Charlotte Jee

Come riportato da Reuters, la Food and Drug Administration statunitense ha stabilito che la legemoglobina di soia, un colorante additivo a base proteica che contiene heme, utilizzato per far sì che l’Impossibile Burger “sanguini” come carne vera, è sicuro.

Impossible Foods ha dichiarato che il suo hamburger sarà in vendita nei “negozi al dettaglio selezionati” a settembre.

La legemoglobina di soia si trova nei noduli delle radici delle piante e ricorda da vicino l’emoglobina, una proteina contenente ferro presente nei globuli rossi. Impossible Foods utilizza l’ingegneria genetica per aumentare i volumi di heme per la produzione.

Chi vive negli Stati Uniti, può già acquistare un Impossible Whopper in uno dei 7.200 punti vendita Burger King. La catena di fast food (seguendo le orme del rivale White Castle) ha effettuato un periodo di prova della vendita dell’hamburger a St. Louis all’inizio di quest’anno. 

Le presenza ai suoi negozi sono aumentate di oltre il 18 per cento, riferisce TechCrunch, il blog statunitense che si occupa di tecnologia. Non c’è da stupirsi che la catena sia desiderosa di diffondere l’esperienza a livello nazionale.

Una domanda sorge spontanea. Come mai l’hamburger si può mangiare nei ristoranti, ma non è ancora presente nei negozi? Dipende dal modo in cui la legge americana regolamenta i prodotti alimentari.

La FDA esercita il controllo su tutti gli alimenti, ma non ha alcuna giurisdizione su ristoranti, caffetterie o furgoni gastronomici, che sono competenza dei governi statali e locali.