Le normative europee sulla privacy potrebbero giovare a Facebook e Google

Il nuovo regolamento GDPR, formulato per tenere sotto controllo l’utilizzo di dati da parti di società quali Facebook e Google, potrebbe garantire alle stesse un vantaggio strategico sulle società rivali.

di Jamie Condliffe

Il Wall Street Journal e il New York Times hanno entrambi pubblicato dei rapporti che evidenzierebbero come le nuove normative, formulate per tenere sotto controllo le società Big Tech, potrebbero avere in realtà l’effetto opposto.

Il retroscena: Il 25 maggio, la General Data Protection Regulation (GDPR) dell’Unione Europea entrerà in vigore. Questo insieme di leggi imporrà alle società di ottenere il consenso degli abitanti dell’Unione Europea prima di fare uso delle loro informazioni personali. In sé, i vincoli imposti tramite la GDPR dovrebbero mettere in chiaro le attività di società quali Facebook. 

I problemi: Il Times sottolinea che “gli utenti diffidenti tendono ad affidare i propri dati con maggiore serenità a nomi riconosciuti, piuttosto che a nuovi arrivati”. Il Journal, nel frattempo, spiega che le grandi società ricorrono a “interpretazioni relativamente rigorose della nuova legge … dettando uno standard industriale difficile da rispettare per le società più piccole”.

Věra Jourová precisa che Google e Facebook “hanno le risorse economiche, un esercito di avvocati, un esercito di tecnici e quant’altro” effettuare con facilità la transizione. Lo stesso potrebbe non valere per giovani società o startup.

Perché conta: Tutti questi fattori potrebbero tradursi in un vantaggio strategico per Facebook e Google sulle società rivali intenzionate a rispettare le nuove regole.

Ora più che mai, Facebook ed altre società sono finite sotto i riflettori per come utilizzano i dati. Per quanto la GDPR possa giocare a loro favore sotto certi aspetti, avvocati, politici e attivisti saranno pronti a denunciare il loro prossimo passo falso.

(MO)

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