Le ferrovie hanno gli occhi

I droni sorvegliano le ferrovie. Con ispezioni infrastrutturali e dei treni.

di Fonte Fs

Topografie, rilevazione del calore delle rotaie e monitoraggio della vegetazione: sono solo alcune opzioni offerte dai robot con le ali che in futuro potranno anche essere impiegati per lavori di manutenzione oggi svolti da tecnici specializzati.

Trenitalia, per esempio, sta studiando la possibilità di utilizzarli per ispezionare i treni. Jazz ed Etr 1000 prevedono un controllo visivo dell’imperiale – ovvero  la parte superiore di una carrozza o locomotiva – e delle fiancate circa ogni 15000 km, sette viaggi di andata e ritorno da Napoli a Milano.

I droni potrebbero rendere il processo più efficiente svolgendo questo lavoro, che oggi necessita degli occhi dei manutentori, al volo. Essendo pilotati da remoto senza far rientrare i convogli in officina.

I vantaggi sarebbero evidenti: dalla diminuzione dei tempi d’ispezione fino al risparmio sui costi di manutenzione degli impianti. Oggi la tedesca Deutsche bahn utilizza i droni per contrastare il fenomeno dei writers che imbrattano i treni causando danni per 8 milioni l’anno. Mentre Sncf in Francia li impiega per monitorare i viadotti senza interrompere il traffico dei Tgv. (SA)

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