L’apprendimento approfondito descrive nel dettaglio l’acqua del pianeta

I livelli di acqua possono indicare la prossima regione che sarà soggetta a tensioni politiche o le regioni colpite più duramente dal cambiamento climatico. La Orbital Insight sta monitorando questi livelli applicando l’apprendimento approfondito alle immagini satellitari.

di Signe Brewster

Dove si trova, esattamente, tutta l’acqua presente sulla superficie del pianeta? Le immagini satellitari, a sé stanti, hanno dei limiti, ma l’utilizzo dell’intelligenza artificiale per esaminarle può offrire una precisa lettura dei livelli di acqua nel mondo e il loro variare nel tempo.

La Orbital Insight di Palo Alto utilizza le immagini raccolte dai satelliti Landsat 7 e 8, e messe a disposizione dal Geological Survey degli Stati Uniti, come fossero le immagini di Google Maps. La startup introduce queste immagini in una rete neurale per localizzare la posizione esatta e l’area occupata dalla superficie d’acqua.

Per quanto il monitoraggio dei livelli d’acqua nel pianeta non sia una novità, la Orbital Insight ricorre a una rete neurale appositamente addestrata per contrassegnare l’acqua un pixel alla volta. Il team ha setacciato manualmente migliaia di immagini per individuare esempi con porzioni d’acqua chiaramente e precisamente segnati, e le ha quindi utilizzate per addestrare la rete neurale.

“In pratica abbiamo costruito un Tinder per le mappe Landsat: si scorre verso destra se son buone, a sinistra se sono cattive”, spiega il CEO James Crawford. Il loro lavoro ha portato a una rete neurale particolarmente abile nel distinguere l’acqua, laddove altri sistemi di rilevamento scambiano ombre gettate da nuvole o montane con acqua.

Dati tanto approfonditi potrebbero interessare diversi gruppi; società di assicurazioni intente ad analizzare la portata di un’alluvione, ad esempio, o agenzie interessate a monitorare il cambiamento climatico e i livelli di acqua nell’arco degli anni.

La Orbital Insight è in grado di appurare i cambiamenti nei livelli di acqua a distanza di due settimane dall’ultimo rilevamento. I rilevamenti, a un certo punto, potranno essere effettuati a distanza di una settimana.

Steven Glaser, direttore della Citris Intelligent Water Infrastructures and Adaptive Cities Initiative presso l’Università della California, Berkeley, osserva che la maggior parte dei modelli sul livello dell’acqua nel mondo fanno riferimento agli ultimi 50 anni, per cui presto potrebbero rivelarsi obsoleti.

“Con il cambiamento climatico, questi modelli stanno diventando inutili”, dice. “Maggiore il numero di informazioni che sapremo raccogliere nel corso del cambiamento climatico, migliore sarà la qualità dei modelli che realizzeremo. Ne va della sicurezza idrica di tutti i consumatori”.

L’acqua ci può anche dire qualcosa del futuro – le siccità possono portare a carestie. Persino intere nazioni possono scontrarsi per l’acqua.

“Parte di queste tensioni giungono all’esasperazione per via di cose come i diritti sull’acqua o la condivisione di questa tra paesi differenti”, spiega Shwetank Kumar, direttore tecnico della Orbital Engineering. “Una volta misurata la quantità di acqua disponibile, i suoi fruitori, etc., è possibile sviluppare un buon ordinamento attraverso il quale regolare i diritti sull’acqua”.

(MO)

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