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Intercontinental Exchange (ICE) ha finalmente aperto le porte al mercato degli asset digitali, chiamato Bakkt, offrendo contratti futures su Bitcoin. Molti vedono il lancio, che è stato ritardato di quasi nove mesi, come un passo cruciale verso l’adozione mainstream delle risorse digitali.

di Mike Orcutt

I contratti futures sono accordi legali per acquistare o vendere una determinata merce a un prezzo specifico in un momento specifico collocato nel futuro. Il trading di futures su bitcoin, che negli Stati Uniti è regolato dalla Commodity Futures Trading Commission (CFTC), potrebbe essere più attraente per gli istituti finanziari tradizionali rispetto all’investimento diretto nelle attività. 

Gli investitori, infatti, possono utilizzare i futures per scommettere su una eventuale discesa del valore, e cautelarsi per coprirsi dalle possibili perdite. 

Il concorrente di ICE, il Gruppo CME, offre contratti futures su Bitcoin dal dicembre del 2017. Secondo il “Wall Street Journal”, oltre 200 milioni di futures su Bitcoin già cambiano di mano in media ogni giorno. 

Bakkt è unico perché i nuovi contratti saranno i primi a essere “regolati fisicamente”, ovvero alla scadenza di un contratto, il future verrà regolato con Bitcoin effettivo. Al contrario, i contratti del Gruppo CME sono regolati in contanti; i trader non hanno mai effettivamente a che fare con la valuta digitale. 

Fondamentale per l’installazione di Bakkt è il suo “magazzino” di Bitcoin, che memorizza le monete digitali dei clienti. In effetti, il ritardo del lancio è stato in gran parte dovuto a una discussione complessa tra ICE e CFTC sul modo migliore per farlo. 

Le cripto-attività pongono sfide uniche perché la proprietà è legata alle chiavi crittografiche e le transazioni sono irreversibili. 

Quando, nell’agosto del 2018, ICE ha rivelato i suoi piani per Bakkt, ha annunciato anche partnership con Starbucks e Microsoft, tra gli altri, e ha promesso “una piattaforma integrata che consente a consumatori e istituzioni di acquistare, vendere, archiviare e spendere risorse digitali per una rete globale senza soluzione di continuità”. Ha infine garantito che la piattaforma sarà regolata e trasparente. 

Bakkt vuole rendere le istituzioni tradizionali meno scettiche nei confronti delle risorse digitali e sta scommettendo che questa politica gli aprirà le porte a un mercato futuro molto più ampio, attento alle esigenze dei consumatori oltre che agli istituti finanziari. A tal fine, ottenere la benedizione della CFTC per la sua piattaforma è importante tanto quanto i nuovi contratti futures.

Foto: Operatori commerciali in Borsa.AP