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Senza dati precisi, l’esercito ucraino non è in grado di prevedere le mosse dell’esercito russo. La condivisione delle immagini satellitari ad alta precisione può ovviare a questo problema

di MIT Technology Review Italia

Alcune aziende private hanno condiviso immagini satellitari dell’Ucraina e dei paesi confinanti durante l’invasione militare russa, ma queste informazioni in realtà non stanno aiutando i combattenti della resistenza sul campo, ha affermato l’imprenditore ucraino Max Polyakov, che ha co-fondato la società di volo spaziale Firefly Aerospace con sede in Texas. 

A suo parere, come riportato da “Space.com“, è necessario che queste aziende condividano liberamente e rapidamente i dati e le immagini dei loro satelliti con EOS Data Analytics, un’azienda di sua proprietà che li potrà elaborare e condividere con il Ministero della Difesa ucraino per aiutare a combattere l’invasione russa. “In particolare”, ha spiegato Polyakov, “le forze di resistenza ucraine hanno bisogno di più dati dai satelliti con radar ad apertura sintetica (SAR), che consentono di ottenere immagini ad alta risoluzione da grande distanza”. 

Le immagini condivise da aziende come Maxar Technologies, BlackSky e Planet, specializzate nella osservazione della Terra e nella assistenza in orbita di satelliti, non sono di grande utilità in quanto non sono rese immediatamente disponibili. I satelliti su cui fanno affidamento si basano sulla luce visibile e infrarossa, pertanto non possono vedere attraverso le nuvole né riescono a essere precisi in situazioni di oscurità. In queste condizioni”, spiega Polyakov, “semplicemente non sappiamo da dove i russi colpiranno, e di notte non abbiamo informazioni”.

Flickr

I satelliti SAR, invece, funzionano in modo leggermente diverso. Invece di osservare passivamente il nostro pianeta, trasmettono attivamente segnali sulla Terra e osservano come questi segnali vengono riflessi. Ciò consente ai satelliti di “vedere” cosa c’è indipendentemente dall’illuminazione o dalle condizioni meteorologiche.

Mykhailo Federov, ministro della Trasformazione Digitale e il più giovane vicepremier nella storia dell’Ucraina indipendente, ha pubblicato il primo marzo su Twitter una lettera pubblica indirizzata a diverse società di telerilevamento: “Abbiamo assolutamente bisogno di osservare il movimento delle truppe russe, specialmente di notte quando le nostre tecnologie sono cieche. I dati dei satelliti SAR sono importanti per comprendere i movimenti delle truppe russe e dei loro mezzi di notte, considerando che le nuvole coprono circa l’80% dell’Ucraina durante il giorno“. 

Il vice premier aveva già chiesto pochi giorni fa aiuto a Elon Musk di schierarsi a fianco dell’Ucraina con un appello:  “Elon Musk, mentre cerchi di colonizzare Marte, la Russia cerca di occupare l’Ucraina! Mentre i tuoi razzi rientrano con successo dallo spazio, i razzi russi attaccano la popolazione civile ucraina! Ti chiediamo di mettere a disposizione dell’Ucraina le stazioni Starlink e di aiutare i russi ragionevoli a prendere posizione“. 

In risposta a questo appello, il fondatore di Tesla ha messo a disposizione di Kiev la sua ‘super internet’, vale a dire il servizio Starlink, per risolvere i crescenti problemi di comunicazione via internet registrati in Ucraina dopo l’invasione russa. 

Con questa costellazione di oltre 2.000 satelliti che garantiscono l’accesso a Internet a livello globale indipendentemente dalle connessioni terrestri, la popolazione ucraina ora ha accesso a unarete internet satellitare più veloce e stabile. In sostanza, la Russia non può impedire in maniera totale l’accesso al web senza attaccare i data center che non si trovano in territorio ucraino.

EOS Data Analytics ha a sua volta creato un nuovo sito web con maggiori informazioni per gli operatori satellitari su come condividere i propri dati con l’azienda e il ministero della Difesa ucraino. “Le immagini satellitari ottiche obsolete sono utilizzabili come prova di crimini di guerra per futuri procedimenti penali internazionali”, ha aggiunto Polyakov, ma “l’Ucraina ha bisogno di informazioni utili per poter salvare milioni di persone innocenti e la sovranità del paese”

(rp)