La ricerca e la robotica italiana al servizio della riabilitazione e del welfare

Partito a metà dicembre il progetto congiunto INAIL-Istituto Italiano di Tecnologia per lo sviluppo di un esoscheletro per la deambulazione e di una protesi avanzata mano/polso.

INAIL e IIT mettono in campo le rispettive eccellenze cliniche e tecnologiche e avviano un’importante collaborazione scientifica per lo sviluppo di tecnologie robotiche nel campo della riabilitazione e della protesica. Il progetto – di durata triennale – è portatore anche di importanti potenzialità per la futura industrializzazione e diffusione dei dispositivi che saranno sviluppati.

Ottimizzare l’impiego delle risorse umane e delle rispettive conoscenze in campo tecnico-scientifico, protesico e riabilitativo è l’obiettivo condiviso dai due Istituti, al fine di raggiungere più velocemente risultati di elevato livello qualitativo, trasferibili al mondo industriale per la messa in produzione di dispositivi avanzati a costi competitivi e maggiormente sostenibili dal sistema sanitario e dai pazienti, allargando così il numero dei potenziali fruitori.

In coerenza con uno degli scopi statutari dell’IIT (il trasferimento tecnologico dalla ricerca all’industria) l’accordo vuole quindi favorire anche lo sviluppo di un’industria italiana innovativa nel settore protesico e riabilitativo.

In particolare, verranno lanciati due progetti di elevato livello tecnologico e ad alto impatto sociale:

– lo sviluppo di un esoscheletro motorizzato per la deambulazione di soggetti paraplegici (l’esoscheletro è una struttura esterna in grado di potenziare le capacità fisiche di chi la indossa e può avere innovative applicazioni in campo medico e nelle terapie riabilitative). L’esperienza clinica di INAIL, l’analisi dei prodotti già disponibili sul mercato e i risultati ottenuti da IIT nel campo della robotica umanoide con particolare attenzione alla sensoristica, al controllo e all’equilibrio nella deambulazione (progetti COMAN e iCub), sono il punto di partenza per lo studio di nuovi esoscheletri che presentino soluzioni innovative legate a vestibilità, controllo, personalizzazione e sicurezza.

– lo sviluppo di un sistema protesico avanzato di arto superiore che prevede lo studio di una mano poliarticolata e di un polso innovativi in grado di interfacciarsi con le migliori tecnologie oggi disponibili. L’obiettivo è di progettare e realizzare dispositivi di più facile utilizzo, con un buon livello di affidabilità e prestazioni e un costo sostenibile per gli amputati e per il sistema del welfare, differenziandosi così rispetto alle numerose mani poliarticolate presenti oggi sul mercato.

L’accordo prevede nei tre anni di durata un apporto di risorse da parte dei due istituti per un valore complessivo di 11,5 milioni di euro.

Nello specifico, i due progetti rientrano nel Piano di Ricerca 2013-2015 del Centro Protesi INAIL di Vigorso di Budrio, che contribuirà con il proprio personale e le competenze scientifiche e cliniche maturate a diretto contatto con i pazienti, valorizzando anche la collaborazione già sperimentata nel Centro di Riabilitazione di Volterra.

Il contributo di IIT, oltre agli investimenti effettuati nella ricerca della robotica umanoide negli ultimi tre anni, è anch’esso relativo alle risorse umane dedicate (tra cui anche 20 nuove assunzioni), ai servizi connessi alla gestione della proprietà intellettuale e del trasferimento tecnologico e all’allestimento delle infrastrutture e dei macchinari necessari a realizzare una facility dedicata ai progetti.

Il coordinamento dei progetti previsti dall’intesa odierna sarà affidato a Simone Ungaro, direttore Generale dell’IIT.

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