La prima auto volante è pronta, funziona, e può circolare

AirCar ha ricevuto un certificato ufficiale di aeronavigabilità dall’autorità slovacca dei trasporti, dopo aver completato 70 ore di rigorosi test di volo

di Lisa Ovi

Sembra un sogno uscito dal film Star Wars, ma è realtà. AirCar, l’auto volante di Klein Vision, vanta 70 ore di voli e 200 decolli e atterraggi, certificati dall’ente dell’aviazione slovacco in conformità con gli standard della European Aviation Safety Agency (EASA).

AirCar è costruita principalmente in materiali compositi, nel rispetto dei più elevati standard di qualità e utilizzando metodi high-tech. Con un motore da 1600 centimetri cubici, 140 cavalli, il modello attuale può volare a una velocità di 300 chilometri orari. Dichiarato obiettivo dei progettisti è ora soprattutto raddoppiarne l’autonomia, che al momento è limitata a 500 chilometri. Il veicolo può raggiungere un’altitudine operativa massima di circa 5000 metri e richiederà una licenza da pilota.

“La certificazione di AirCar apre le porte alla produzione in serie di auto volanti molto efficienti. È ufficiale e la conferma definitiva della nostra capacità di cambiare per sempre i viaggi di media distanza”, ha affermato il professor Stefan Klein, inventore, leader del team di sviluppo e pilota collaudatore. “Cinquant’anni fa, l’auto era l’epitome della libertà”, afferma Anton Zajac, il cofondatore del progetto. “AirCar espande quelle frontiere, portandoci nella dimensione successiva; dove la strada incontra il cielo”.

Lo scorso giugno, AirCar ha completato un volo di prova di 35 minuti tra gli aeroporti di Nitra e la capitale Bratislava in Slovacchia. Una volta atterrata, ha ripreso la forma di automobile e raggiunto il centro della città.

Il futuro delle automobili nei cieli è assicurato da numerosi progetti. Già nel 2017 la tedesca Lilium le capacità del proprio taxi volante. Il veicolo, dotato 36 motori jet montati su ali lunghe 10 metri e capace di decollo e atterraggio verticali, rappresenta il tipo di creazione che tanto attira gli interessi di società come Uber. Il Giappone, paese noto per lo scarso spazio disponibile, prevede di concludere lo sviluppo delle proprie auto volanti entro il decennio, grazie ad una collaborazione avviata con Uber, Boeing ed Airbus.

Le automobili volanti potrebbero un giorno sostituire gli elicotteri. Ciò significa che l’impatto ambientale dei loro motori a combustione interna potrebbe farsi sostanziale. Il prossimo passo sarà lo sviluppo di veicoli completamente elettrici o ibridi, capaci di contribuire agli obiettivi europei di sostenibilità ambientale.

(lo)

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