Il Giappone stringe una collaborazione con Uber, Boeing ed Airbus per sviluppare automobili volanti entro i prossimi dieci anni

Il paese non è uno dei principali promotori della guida autonoma, ma pare intenzionato a far volare le sue automobili prima di tutti.

di Erin Winick

La notizia: Il Giappone ha annunciato l’avvio di una collaborazione fra 21 società ed organizzazioni, fra cui Uber, Boeing, Airbus, Cartivator e Japan Airlines, per sviluppare vetture volanti entro i prossimi 10 anni.

La sfida: Stando alle prime informazioni rilasciate, le società coinvolte cominceranno con l’affrontare una delle principali questioni irrisolte per le automobili volanti: le normative. “Il governo giapponese fornirà il supporto appropriato per lo sviluppo del concetto delle automobili volanti, come la creazione di regole accettabili”, ha detto il ministro per il commercio internazionale.

Se il Giappone dovesse riuscire a definire rapidamente un sistema legale che tenga conto delle automobili volanti, potrebbe facilmente guadagnare terreno rispetto a paesi quali gli Stati Uniti, la cui Federal Aviation Association si è dimostrata particolarmente lenta nell’implementare norme per il volo dei droni.

Un futuro prossimo: Le automobili volanti non sono ancora diffuse, ma i recenti progressi sembrano alludere a una imminente rivoluzione. Quest’anno Kitty Hawk, la startup di taxi volanti di proprietà di Larry Page, ha avviato i test del proprio taxi volante in Nuova Zelanda e organizzato dimostrazioni del suo Flyer. Uber ambisce a lanciare un servizio di taxi volanti nei prossimi cinque anni, a cominciare da un primo hub che dovrebbe sorgere a Parigi entro il 2023.

(MO)

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