Indietro tutta.
di Jamie Condliffe
Mentre il popolo americano si prepara a festeggiare Thanksgiving, qualcosa di ben diverso bolle nella pentola della Federal Communications Commission: il Washington Post riporta la pubblicazione del piano per smantellare la neutralità della rete. Il tutto era già stato previsto dal Wall Street Journal.
L’operazione, ovviamente, era in cantiere da quando Donald Trump è stato eletto. Ajit Pai, l’uomo scelto dal presidente per gestire la FCC, non ha esitato a condividere subito le sue intenzioni, e si è mosso rapidamente per attuare il suo piano. Una prima proposta, e la prima consultazione pubblica a riguardo, erano già terminate tre mesi fa.
Il piano della FCC è cancellare le norme dell’era Obama che avevano riqualificato gli ISP come comuni operatori piuttosto che agenzie di servizi informativi. Con Pai, le società tornerebbero ad essere identificate come operatori di informazioni. In parole povere, la capacità della FCC di regolare gli ISP – ed i servizi offerti ai consumatori – verrà ridimensionata. Parte dell’autorità di controllo degli IPS passerà alla Federal Trade Commission, il corpo istituito a protezione dei consumatori e capace di citare in giudizio le società le cui azioni non corrispondono con le loro dichiarazioni pubbliche. Il nuovo piano verrà passato al vaglio dalla FCC il 14 dicembre. Vista l’attuale maggioranza di membri repubblicani al suo interno, si prevede che il piano verrà approvato.
In una dichiarazione, Pai ha detto che, con l’abrogazione delle norme per la neutralità della rete, “il governo federale smetterà di prendere di mira l’Internet”. “Sono ansioso di tornare a esercitare al tocco leggero della struttura, basata sul mercato, che ha favorito la rivoluzione digitale e beneficiato i consumatori nel paese e nel resto del mondo”.
Mentre i contrari alla neutralità della rete sostengono che norme simili disincentivino gli investimenti in innovazione e infrastrutture, i suoi sostenitori sostengono che l’annullamento di queste norme permetterà agli ISP di strozzare, bloccare o manipolare il traffico a loro vantaggio. Le voci a supporto della neutralità della rete sono forti, e pare che la FCC abbia deciso di attuare il suo piano proprio in questa settimana di festa per abbassarne il volume.
In passato abbiamo discusso della possibilità che la neutralità della rete sia una giusta ambizione che, però, parrebbe non funzionare nella realtà. Dunque, per quanto possa apparire come una violazione dei diritti dei consumatori, potremmo scoprire di essere più al sicuro utilizzando, costruendo e affinando l’Internet – a prescindere da quello che dice la FCC.
(MO)