Irene Bonadies, LOTOTUBO. Una nuova generazione di tubi con nanomateriali, nuove formulazioni e nuovi processi

In vista della premiazione che si terrà all’Università di Padova il giorno 4 maggio 2013, presentiamo uno a uno i dieci giovani Innovatori dell’anno.

Il progetto si pone, quale suo specifico obiettivo, lo studio e lo sviluppo di una nuova generazione di tubi rigidi e flessibili realizzati in materiale plastico, adatti al settore edile e non solo, che realizzino quanto già esistente in natura con l’idrorepellenza e la resistenza allo sporco, proprietà tipiche delle superfici delle foglie di alcune piante come il fior di Loto.

L’idea su cui si basa il progetto risiede nel tentativo di migliorare sensibilmente le condizioni dell’ambiente domestico, eliminando o quantomeno riducendo considerevolmente i problemi legati all’occlusione delle tubature, siano esse rigide o flessibili.

Il raggiungimento di un’elevata idrofobicità permetterà, inoltre, di ottenere vantaggi legati sia alla riduzione delle perdite di carico nel moto dei fluidi all’interno delle condotte (la qual cosa determinerà un beneficio nel dimensionamento dei tubi impiegati per scarichi fognari e per adduzione di acqua potabile) sia ad una significativa riduzione degli accumuli di residui fastidiosi sulla parete esterna dei tubi flessibili.

Questo favorirà la tendenza dei fluidi ad attraversare le condotte senza aderire e stagnare in esse, con il duplice effetto di aumentare le portate e ridurre significativamente la crescita microbica che potrebbe derivare dai depositi nelle tubature.

In quest’ottica si intende quindi mettere a punto dei trattamenti e delle formulazioni con un alto contenuto tecnologico, capaci di modificare la superficie dei tubi rigidi mediante l’applicazione di materiali anti sporco e repellenti all’acqua direttamente sulla superficie, o attraverso una modifica ecosostenibile della composizione chimica dei tubi flessibili.

è necessario, a questo scopo, sia studiare la compatibilità chimico-fisica degli additivi e delle matrici polimeriche utilizzate in modo da ottenere compound omogenei, sia stabilire la giusta concentrazione dei nuovi componenti aggiunti al fine di garantire la processabilità e la qualità dei prodotti realizzati.

Related Posts
Total
0
Share