Il diritto di violare i dispositivi digitali personali potrebbe renderli più sicuri

di Jamie Condliffe

Potrà sembrare impensabile ma, fino a pochi giorni fa, qualunque tentativo di modificare molti dei giocattoli digitali in nostro possesso poteva portare a una disputa con il produttore. Grazie a un cambiamento nella legge, però, oggi possiamo “giocare” più liberamente con questi gadget.

Kyle Wiens, CEO del sito per la riparazione di gadget iFixit, aveva descritto per MIT Technology Review i principali vincoli imposti dal Digital Millennium Copyright Act:

Nel 1998, il traguardo del Congresso era impedire a loschi e spaventosi figuri, conosciuti come hacker, di accedere liberamente a film piratati attraverso quel nuovo strumento di nome Internet. I legislatori avevano quindi trascritto una clausola di antielusione (Sezione 1201) che proibiva gli utenti di violare i blocchi digitali – quali DRM o crittografia – che proteggono i contenuti coperti da copyright.

Supportati da questa clausola, i produttori hanno aggiunto blocchi digitali a qualunque prodotto dotato di software. In caso di reverse engineering o modifica dei codici, il produttore avrebbe potuto fare causa all’autore della manomissione; Cosa che, di fatto, è avvenuta.

Come riportato da Wired, una serie di nuove esenzioni all’atto, quali l’autorizzazione a effettuare ricerche e riparazioni a sistemi digitali veicolari ai fini della sicurezza, significano che oggi possiamo violare molti dispositivi. Queste esenzioni saranno possibili solamente per un periodo prova di due anni, e gli avvertimenti non mancano. La ricerca, ad esempio, non deve mettere a rischio l’incolumità delle persone e deve essere condotta in un “ambiente controllato” su dispositivi di proprietà dell’hacker.

Saranno principalmente i ricercatori che operano nel campo della sicurezza informatica a trarre beneficio da questa modifica. La manomissione di un dispositivo entro le mura domestiche sarà pur stata illegale, ma in molti casi permetteva ai ricercatori di portare avanti il proprio lavoro e divulgare le proprie scoperte. La nuova esenzione permetterà loro di operare più liberamente e senza il timore di incorrere in ripercussioni legali.

Forse, in modo del tutto controintuitivo, la possibilità di violare i nostri gadget digitali contribuirà ad accrescerne la sicurezza.

(MO)

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