Microsoft e Amazon accettano la sfida di Google nel cloud e presentano un servizio open-source per lo sviluppo di IA e sistemi di apprendimento approfondito.
di Jamie Condliffe
Il duo di Seattle ha appena presentato un software per rendere più accessibile l’intelligenza artificiale. Denominata Gluon, la libreria di apprendimento approfondito open-source è pensata per facilitare la creazione e l’addestramento di reti neurali da parte di principianti, o quasi. “Abbiamo creato l’interfaccia Gluon in modo da rendere la costruzione di una rete neurale e di modelli di addestramento facile quanto sviluppare un’app oggi”, ha detto a TechCrunch Swami Sivasubramanian, vice presidente di Amazon.
L’idea non è nuova, e non c’è di che stupirsi: Google ha sviluppato una libreria open-source per IA denominata TensorFlow. Nata originariamente come una componente software per uso interno, la libreria di Google viene oggi utilizzata da società quali Airbnb, eBay, Uber, Snapchat e Dropbox per sostenere lo sviluppo delle rispettive IA. Di conseguenza, oggi rappresenta una componente importante del business plan di Google.
Al di là dei principali mercati di riferimento di ciascuna – le inserzioni di Google, la vendita al dettaglio di Amazon, i software di Microsoft – le tre società sono in lotta per assicurarsi la fetta più grande possibile del mercato del cloud computing. (Google continua a rincorrere le rivali dal terzo posto). Recentemente, però, l’attenzione del cloud si è spostato dalla semplice conservazione e condivisione di dati verso servizi facenti uso di IA che consentono alle società di perseguire strategie smart sui loro server remoti.
Gli utenti, ovviamente, possono accedere a TensorFlow e Gluon da qualunque parte del mondo, ma Google ha reso particolarmente facile l’utilizzo del suo sistema attraverso i suoi servizi cloud. La notizia di Amazon e Microsoft dimostra che le due società non vogliono concedere a Google alcun margine di recupero.
