Il chilogrammo è morto. Lunga vita al chilogrammo.
di Charlotte Jee
In occasione di una conferenza tenutasi la scorsa settimana a Versailles, in Francia, gli scienziati di oltre 60 paesi sono giunti a un accordo per cambiare la definizione del chilogrammo.
La storia: Il chilogrammo fu definito per la prima volta come l’equivalente della massa di un litro d’acqua. Dal 1889, gli scienziati hanno basato questa definizione su un oggetto fisico: un cilindro in lega di platino conosciuto formalmente come “Le Grand K”, custodito in una cassaforte a Parigi.
Uno degli svantaggi più evidenti di questo sistema era che, cambiando il cilindro, così anche il sistema di misurazione globale verrebbe cambiato. Quando fu misurato nel 1980, il cilindro di platino era risultato diversi microgrammi più leggero del previsto, costruendo i produttori che sviluppavano oggetti basati su questo standard a rivalutare le proprie misurazioni.
Cosa sta per succedere? Presto il chilogrammo verrà misurato in termini di quantità di corrente elettrica necessaria per contrastare un peso. La quantità che associa il peso a una corrente elettrica è conosciuta come la Costante di Planck, in onore del fisico tedesco Max Planck, e viene raffigurata con il simbolo h. Un insieme di bilance super accurate, conosciute come bilance di Kibble, riescono a misurare la massa con una precisione prossima ad una parte per miliardo grazie a un valore fisso di h, già misurato dagli scienziati con estrema precisione.
I vantaggi del nuovo sistema? Anziché basare tutte le misurazioni del chilogrammo su un oggetto unico – Le Grand K – la nuova definizione permetterà a chiunque sia in possesso di una bilancia di Kibble di verificare un peso; piuttosto che fare affidamento su un oggetto fisico, arbitrario, e soggetto a cambiamenti nel tempo, le definizioni saranno basate sulle costanti fondamentali della natura.