IBM produce farmaci interamente nel cloud

L’intelligenza artificiale e la robotica consentono agli scienziati di eseguire esperimenti di chimica in remoto.

di Karen Hao

IBM ha creato un nuovo laboratorio di chimica chiamato RoboRXN nel cloud. Combina modelli di intelligenza artificiale, una piattaforma di cloud computing e robot per aiutare gli scienziati a progettare e sintetizzare nuove molecole mentre lavorano da casa.

La piattaforma del laboratorio online consente agli scienziati di accedere tramite un browser web. Su una tela bianca, disegnano la struttura scheletrica dei composti molecolari che vogliono creare e la piattaforma utilizza l’apprendimento automatico per prevedere gli ingredienti richiesti e l’ordine in cui dovrebbero essere miscelati. 

Quindi invia le istruzioni a un robot in un laboratorio remoto per l’esecuzione. Una volta terminato l’esperimento, la piattaforma invia un rapporto agli scienziati con i risultati.

La piattaforma online consente agli scienziati di disegnare la struttura dei composti molecolari che vogliono creare.
IBM Research

I nuovi farmaci e materiali richiedono tradizionalmente una media di 10 anni e 10 milioni di dollari per essere scoperti e immessi sul mercato. Molto di quel tempo è occupato dalla laboriosa ripetizione di esperimenti per sintetizzare nuovi composti e imparare da tentativi ed errori. IBM spera che una piattaforma come RoboRXN possa accelerare notevolmente questo processo prevedendo le “ricette” per i composti e automatizzando gli esperimenti. 

In teoria, questa procedura permetterebbe di ridurre i costi di sviluppo dei farmaci e consentirebbe agli scienziati di reagire più rapidamente alle crisi sanitarie come l’attuale pandemia, in cui le esigenze di distanziamento sociale hanno causato rallentamenti nel lavoro di laboratorio.

IBM non è l’unica a sperare di utilizzare l’intelligenza artificiale e la robotica per accelerare la sintesi chimica. Anche numerosi laboratori accademici e startup stanno lavorando allo stesso obiettivo. Ma la possibilità per chi utilizza la piattaforma di inviare molecole in remoto e ricevere analisi sulla molecola sintetizzata è una preziosa aggiunta di RoboRXN, afferma Jill Becker, CEO della startup, Kebotix.

Foto: IBM Research

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