I transistor non possono essere rimpiccioliti più di così

Nel giro di cinque anni, il costo di una ulteriore miniaturizzazione sarà eccessivo, ma i produttori di chip innoveranno il settore in modi differenti.

di Jamie Condliffe

È da qualche tempo, ormai, che l’industria dei transistor accenna ai limiti della legge di Moore, ma solo ora sta ammettendo che questi limiti sono sul punto di essere raggiunti.

La Semiconductor Industry Association – composta da società quali Intel, AMD e Global Foundries – ha pubblicato l’International Technology Roadmap for Semiconductors del 2015, secondo il quale, dopo decenni di miniaturizzazione, entro il 2021 i transistor non potranno più essere rimpiccioliti.

Secondo il rapporto, fra cinque anni non si potrà più ridurre la dimensione dei transistor di silicio in maniera efficiente dal punto di vista economico.

Questa previsione rappresenta una conferma del fatto che la legge di Moore – secondo cui il numero di transistor in un circuito integrato raddoppia approssimativamente ogni due anni – non sta semplicemente rallentando, ma sta per bloccarsi completamente.

Quest’anno, Intel ha annunciato che rallenterà lo sviluppo dei chip e posticiperà al 2017 l’introduzione dei suoi transistor più piccoli – composti da elementi con dimensioni fino a 10 nanometri. Di fatto, Intel aveva già avvertito che i convenzionali transistor in silicio avrebbero raggiunto il limite nel giro di cinque anni. L’accettazione di questo trend da parte dell’intera industria, però, non rappresenta necessariamente la fine per la tecnologia dei chip. Fortunatamente, esistono altre soluzioni per aumentare le capacità dei computer.

I chip, potrebbero essere sviluppati per mansioni più specializzate quali l’elaborazione grafica o l’intelligenza artificiale. Anche la geometria dei chip, probabilmente, cambierà, con lo sviluppo di sistemi dotati di molteplici strati di circuiti sovrapposto per incrementare la densità del transistor. Possiamo anche aspettarci di assistere a maggiori sforzi verso il miglioramento dell’efficienza energetica al posto della velocità – una caratteristica per la quale ARM Holdings, recentemente acquisita da SoftBank, si è distinta per anni.

La legge di Moore sta per giungere al termine. L’innovazione no di certo.

(MO)

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