Problemi sia per la startup di auto ibride plug-in che per l’azienda che ne fornisce le batterie.
di Kevin Bullis
Dopo aver fallito nel tentativo di ottenere un finanziamento da parte del Dipartimento per l’Energia degli Stati Uniti (DOE), la Fisker Automotive, una startup che produce auto ibride elettriche di alta gamma, ha annunciato che interromperà le attività in una fabbrica nel Delaware e licenzierà 26 dipendenti. I problemi della Fisker potrebbero rivelarsi disastrosi non solo per la stessa casa costruttrice, ma anche per la A123 Systems che fornisce le batterie agli ioni di litio.Si prospetta dunque la possibilità di due fallimenti, in un momento in cui i finanziamenti da parte del DOE sono sotto scrutinio a seguito della bancarotta di altre aziende che aveva supportato: Beacon Power, Ener1 e la meglio nota Solyndra, costruttrice di pannelli solari che aveva ricevuto un finanziamento da 535 milioni di Dollari.La Fisker è un cliente fondamentale per la A123. A seguito della comunicazione da parte della Fisker, le azioni della A123 per le proprie batterie agli ioni di litio sono scese del 24 percento.Sebbene i ricavi di entrambe le aziende siano cresciute nell’ultimo periodo, entrambe stanno operando in perdita e potrebbero necessitare di ulteriori finanziamenti per evitare la bancarotta.
La A123 dispone di diversi piccoli contratti per la produzione di batterie ed alcuni contratti più rilevanti che verranno avviati l’anno prossimo. Al momento, però, dipende pesantemente dalla Fisker. Il suo destino potrebbe dipendere dalla capacità o meno da parte della Fisker di ottenere fondi a sufficienza da parte di finanziatori privati o dalla possibilità di ritrattare i termini per il prestito da parte del DOE.Un rapporto della casa Bianca sul programma di finanziamenti del DOE dovrebbe essere steso a breve. Nella situazione attuale, potrebbe rivelarsi difficile per la Fisker la possibilità di rinegoziare i termini di un finanziamento.
La Fisker Automotive aveva ricevuto una garanzia per un prestito pari a 528.7 milioni di Dollari. Finora però ha ricevuto 193 milioni di Dollari. La A123, una azienda giovane che era stata avviata con l’aiuto dei fondi governativi, ha ricevuto recentemente 249 milioni di Dollari per costruire fabbriche di batterie. Per il momento, ha utilizzato metà delle sue risorse. Entrambe le aziende hanno inoltre raccolto considerevoli fondi da parte di privati.Negli ultimi mesi, entrambe le aziende avevano ricevuto buone notizie. Dopo anni di rinvii, la Fisker ha iniziato a vendere la propria Karma a partire dal mese di Ottobre. Ad ora è riuscita a produrre 1,500 esemplari e a venderne a centinaia. La A123 Systems, una azienda pubblica, ha annunciato una notevole crescita nelle entrate nell’ultimo quadrimestre, ma ha anche ammonito che il suo tasso di crescita non sarebbe proseguito, in gran parte per via della cancellazione di ordini da parte della Fisker. A causa di questa cancellazione, che Fisker ha imputato a un esubero nelle forniture, la A123 ha ridotto di 45 milioni di Dollari le previsioni per le entrate di quest’anno.
L’azienda non ha comunicato esattamente in che misura la Fisker influenzi le proprie entrate, ma sulla base del calo nelle entrate, un analista ha stimato un valore intorno al 30 percento sui guadagni complessivi dell’anno scorso, ed il prossimo ordine di materiali da parte della Fisker non è atteso fino alla primavera
Nonostante una crescita di oltre il 300 percento nell’ultimo quadrimestre del 2011 rispetto all’anno precedente, la A123 ha dichiarato perdite per 173 milioni di Dollari per i primi nove mesi del 2011. Una delle attuali priorità dell’azienda è quella di aumentare la produzione per sfruttare a pieno la capacità produttiva delle proprie fabbriche, il che incrementerebbe le entrate e ridurrebbe il costo di ciascuna batteria. Stando a un portavoce della Fisker, la chiusura della fabbrica nel Delaware non avrà conseguenze sulla produzione della Karma, che viene realizzata in Finlandia. La fabbrica del Delaware era però destinata alla produzione della seconda vettura della Fisker, la Nina, che deve essere ancora presentata al pubblico e sarebbe orientata verso un mercato più ampio.
La A123, per lo meno, dispone di significative riserve di denaro ed entrate derivati dai contratti con diverse case automobilistiche, alcuni progetti legati alle reti elettriche ed alcuni impianti di energia d’emergenza per aziende. Se riuscirà a sopravvivere quest’anno, le prospettive potrebbero migliorare negli anni seguenti grazie ad alcuni nuovi contratti.Idealmente, la A123 vorrebbe raggiungere dimensioni tali per cui i suoi clienti principali costituirebbero appena il 15 percento delle proprie entrate complessive. “Al momento, la Fisker è un cliente molto importante. Lo è stato per il 2011 e lo sarà per il 2012”, commenta Dan Galves, un analista presso la Deutsche Bank. “A partire da quest’anno però la A123 aggiungerà nuovi contratti, il che significa che la Fisker non è un cliente critico per il lungo termine.”