I microbi aiuteranno a trovare risorse nello spazio

Alcuni esperimenti sulla Stazione Spaziale Internazionale hanno indicato che i futuri “minatori” spaziali potranno utilizzare i batteri per estrarre dalle rocce elementi preziosi per la permanenza nello spazio.

di Neel V. Patel

Una serie di studi condotti sulla ISS ha dimostrato che una specie di batteri può estrarre con successo elementi terrestri rari dalle rocce, anche in ambienti di microgravità. Le nuove scoperte, pubblicate su “Nature Communications”, indicano un nuovo modo per utilizzare in futuro i microbi per estrarre metalli preziosi e minerali dalla Terra. 

Gli organismi unicellulari si sono evoluti nel tempo sulla Terra per ricavare nutrienti e altri composti essenziali dalle rocce attraverso reazioni chimiche specializzate. Questi processi batterici vengono sfruttati per estrarre circa il 20 per cento del rame e dell’oro presente sul nostro pianeta. Gli scienziati hanno cercato di capire se il meccanismo era proponibile anche in condizioni di microgravità.

BioRock è il nome che è stato dato a una serie di 36 esperimenti che hanno avuto luogo sulla stazione spaziale. Un team internazionale di scienziati ha costruito i cosiddetti “reattori biomining”, vale a dire dei piccoli contenitori delle dimensioni di scatole di fiammiferi che contengono minuscole fette di roccia basaltica (roccia ignea che di solito si trova sulla superficie della Terra o vicino a essa, ed è abbastanza comune sulla Luna e su Marte ) immerse in una soluzione di batteri.

Sulla ISS questi batteri sono stati esposti a diverse simulazioni di gravità (microgravità, gravità di Marte e gravità terrestre) mentre hanno “sgranocchiato” le rocce per circa tre settimane, mentre i ricercatori misuravano gli elementi rari della Terra rilasciati da quell’attività. Delle tre specie di batteri studiate, una, la  Sphingomonas desiccabilis, è stata in grado di estrarre elementi come neodimio, cerio e lantanio anche in ambienti a bassa gravità allo stesso modo di come avviene oggi normalmente sulla Terra.

I  microbi non sostituiranno la tecnologia di estrazione mineraria standard, se mai scaveremo risorse nello spazio, ma potrebbero sicuramente accelerare le operazioni nel caso succeda. Il team che ha condotto gli studi di BioRock sostiene che i microbi potrebbero aiutare ad accelerare il processo estrattivo su corpi extraterrestri fino al 400 per cento aiutando a separare polveri metalliche e i minerali preziosi da altri elementi utili come l’ossigeno.

Il fatto che sembrano in grado di resistere alla microgravità suggerisce che questi microbi potrebbero essere un modo potenzialmente economico per estrarre risorse per rendere possibile la vita nello spazio e consentire lunghi viaggi e insediamenti su mondi lontani.

(rp)

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