Google assorbe la divisione sanitaria di DeepMind

La decisione di assumere il controllo diretto della divisione sanitaria scatena i timori che la società possa accedere a informazioni cliniche personali e identificare i pazienti.

di Charlotte Jee

Un po’ di ripasso: Nel 2014 Google ha acquisito per $500 milioni la startup di intelligenza artificiale londinese DeepMind, meglio conosciuta per il suo algoritmo AlphaGo e l’incredibile vittoria su un campione mondiale del gioco di strategia Go nel 2016; negli anni, però, la società ha ampliato le proprie competenze a nuovi settori della ricerca, fra cui l’assistenza sanitaria. I suoi sistemi hanno contribuito positivamente all’accelerazione delle diagnosi.

Fiumi di dati: DeepMind aspira a fare della sua app mobile Streams l’assistente artificiale di punta per infermieri e dottori utilizzando in tempo reale i dati sui pazienti. La tecnologia è stata utilizzata in diverse strutture ospedaliere del Servizio Sanitario Nazionale (NHS) nel Regno Unito. I fondatori di DeepMind hanno annunciato il passaggio delle redini Google con un post sul blog della società.

Promesse infrante? DeepMind aveva promesso più volte che i dati raccolti nel corso del progetto non sarebbero mai stati condivisi con la società madre. A quanto pare la società, la cui app era già stata segnalata per violazione delle leggi sulla protezioni dei dati nel Regno Unito, non intende più mantenere questa promessa.

Nel mese di luglio, un comitato etico indipendente aveva denunciato la necessità di consolidare la propria indipendenza dalla società madre. La decisione di legarsi più solidamente a Google esacerberà sicuramente i timori che la privacy dei pazienti sia in pericolo.

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