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    Gli Stati Uniti puniranno severamente gli stranieri che interferiranno con le elezioni

    Il Presidente Donald Trump ha firmato un ordine esecutivo per la revisione delle pene rivolte a chiunque dovesse interferire con le elezioni negli Stati Uniti.

    di Martin Giles

    La notizia: Stando al Wall Street Journal, l’ordine permetterebbe agli Stati Uniti di congelare i beni di nazioni, società e individui colti a interferire con il processo elettorale del paese. Sarebbe inoltre possibile limitare o bandire l’accesso a istituzioni finanziarie statunitensi, e impedire gli investimenti verso le organizzazioni sanzionate. Prima che queste pene vengano applicate, gli enti o individui sospetti verranno sottoposti a un processo di revisione della durata di 90 giorni che coinvolgerà agenzie di intelligence ed altri corpi del governo.

    Segnali preoccupanti: Il prossimo novembre, gli americani si recheranno ai seggi per le elezioni di metà mandato. Sono già emersi i primi segnali di hacker intenti a recuperare password ed altre informazioni riguardanti figure politiche negli Stati Uniti. Dan Coats, direttore della intelligence nazionale, parlava già a luglio di “segnali allarmanti” sull’attività degli hacker.

    I bersagli: Come evidenziato in precedenza, restano ancora diverse vulnerabilità che gli hacker possono sfruttare per colpire le infrastrutture elettorali. Durante la conferenza EMTech di questa settimana a Cambridge, Massachusetts, esperti di sicurezza del voto analizzeranno le minacce al sistema elettorale e spiegheranno le soluzioni per combatterle.

    Troppo poco, troppo tardi? Alcuni critici ritengono che gli Stati Uniti avrebbero dovuto agire più duramente e rapidamente per contrastare queste operazioni. Qualora i segnali di allarme dovessero aumentare in prossimità delle elezioni, l’amministrazione Trump potrebbe trovarsi costretta a formulare una lista ancor più lunga di potenziali punizioni.

    (MO)

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