Giochi di luce e di energia

Il Politecnico di Milano ha sviluppato un prototipo di dispositivo per il controllo selettivo e dinamico della radiazione elettromagnetica.

Per chi se ne fosse dimenticato, le università sono una culla del sapere e dell’innovazione. Proprio grazie alle ricerche che vengono condotte al loro interno è talvolta possibile concretizzare e divulgare scoperte e invenzioni che cambiano la nostra vita. Per questo motivo, la nostra collaborazione con Netval mira a dare rilievo ad alcune delle ricerche che, secondo noi, hanno le maggiori probabilità di portare a innovazioni concrete ed entrare a far parte della nostra vita di tutti i giorni.

Oggi, per cominciare, vi parleremo di un prototipo che nasce dal Politecnico di Milano, più precisamente dal Dipartimento di Architettura, Ingegneria delle Costruzioni e Ambiente Costruito. Si tratta di un dispositivo per il controllo selettivo e dinamico della radiazione elettromagnetica.

Il dispositivo è in grado di regolare dinamicamente le proprietà di trasmissione e riflessione delle superfici trasparenti senza sacrificare la connessione visiva tra interno ed esterno.

Grazie ad una speciale nano-struttura, realizzata con procedimenti nano-litografici, è stata progettata una coppia di filtri polarizzatori per schermare in modo passivo e selettivo la porzione di spettro solare desiderata in funzione dell’estensione della superficie trasparente, del suo orientamento e della zona climatica.

Il dispositivo presenta livelli di assorbimento medi <16% mentre si ha una relazione di proporzionalità inversa tra trasmittanza (40-0%) riflettanza (50-90%) in cui nell’intervallo di polarizzazione, aumenta una e cala l’altra. Questa soluzione è applicabile a tutte le superfici tipiche dell’architettura civile e industriale e dell’automotive.

La capacità di trasmettere la luce modulando la sola porzione termica delle spettro solare gli consente di essere l’unico prodotto dinamico applicabile a superfici trasparenti di piccole e medie dimensioni poiché è richiesto il passaggio da una luca calda – in inverno, a una luce fredda – in estate. Inoltre questo dispositivo consente una visione nitida e continua in ogni periodo dell’anno ed è in oltre in grado di valorizzare il daylight e l’illuminazione interna artificiale.

Il dispositivo è protetto dagli agenti atmosferici e previene gli shock termici.

Per il momento, il Politecnico di Milano ha presentato la domanda di brevetto per l’invenzione italiana.

(MO)

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