General Electric compie 125 anni

Fondata da Thomas Edison, GE ha contribuito a cambiare il modo di vivere di milioni di persone nel XX secolo, in una storia di straordinarie innovazioni, connesse ai grandi cambiamenti sociali, culturali e tecnologici di ieri e di oggi.

di Giordano Ventura

Nell’aprile del 1892 nasceva General Electric Company dalla fusione della Edison Electric Light Company con la Thomson-Houston Company: un compleanno che consente di ripercorrere le tappe fondamentali di GE – una delle maggiori aziende industriali digitali, con oltre 300mila dipendenti nel mondo, di cui 11.500 in Italia – dal tramonto della Belle Époque alle due guerre mondiali, passando per la grande depressione e ripartendo con il boom economico e la corsa allo spazio.

Si comincia negli anni a cavallo tra il XIX e il XX secolo con i primi e promettenti traguardi in campo scientifico e medico, segnati, per esempio, dalla invenzione della lampadina con filamento di tungsteno che sostituì il filamento di carbonio, oppure dalla costruzione, nel 1896, della strumentazione elettrica per la produzione di raggi X, che sarebbe stata alla base dello sviluppo della radiologia.

Dopo i progressi delle locomotive elettriche che sostituiscono ii treni a vapore, o le tecnologie utilizzate per le chiuse del Canale di Panama, con la grande depressione GE si orienta verso produzioni più economiche, realizzando tra l’altro strutture finanziarie in grado di agevolare gli acquisti anche a quanti erano stati rovinati dal giovedì nero di Wall Street.

Nonostante la crisi, negli anni Trenta GE operava, infatti, nel campo degli elettrodomestici (dai ventilatori ai tostapane, dai fornelli elettrici ai tritarifiuti, dalle lavatrici ai frigoriferi), delle comunicazioni, della impiantistica elettrica, dei motori e della plastica.

Negli anni Quaranta, a seguito della domanda bellica, GE inizia a produrre i primi motori aeronautici a reazione statunitensi e, nel periodo successivo al conflitto, riconverte le competenze sviluppate in campo militare per la creazione di nuovi e più efficienti elettrodomestici.

Oltre a sviluppare nuovi motori aeronautici, la ricerca di GE sulle turbine a gas utilizzate in questo settore porta alla creazione di modelli per la produzione industriale di energia elettrica e per la propulsione navale.

Il successivo progresso tecnologico vede GE  ancora all’avanguardia: dagli elaboratori, antenati delle moderne tecnologie informatiche, ai magneti super-conduttori che diventeranno il presupposto della imaging a risonanza magnetica.

Infine, non si può non ricordare il contributo di GE alle imprese spaziali. Nel 1969, infatti, Neil Armstrong compie il primo passo sulla Luna con stivali in gomma di silicone prodotti da GE, simbolico coronamento di un impegno che ha visto l’azienda fornire anche un supporto ai sistemi ingegneristici dell’allunaggio. GE continuerà a collaborare con la NASA realizzando, nel 1992, il Mars Observer, per mappare la superficie di Marte studiandone la geologia e il clima.

A 125 anni di distanza dalla nascita, la trasformazione di GE è ancora in corso: nel 2015 ha annunciato una nuova vocazione digitale, con il lancio delle divisioni GE Digital e GE Additive e con il trasferimento del
quartier generale a Boston.

In questa prospettiva, GE ha lanciato in questi giorni un programma per formare 150mila dipendenti in tutto il mondo per le esigenze del nuovo contesto lavorativo digitale industriale.

Basato sul modello della Brilliant Factory di GE – fabbriche che utilizzano big data, software, sensori, sistemi di controllo e robotica per incrementare la produttività e ottimizzare il funzionamento delle macchine e delle operazioni – il programma formativo è stato pensato per insegnare ai propri dipendenti come utilizzare tecnologie all’avanguardia e padroneggiare i nuovi processi produttivi.

Immagine: I “primati” industriali di General Electric, che ha annunciato il trasferimento dei suo quartier generale a Boston

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