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Quindici anni fa sarebbe stato difficile, se non impossibile in alcuni casi, progettare gli edifici che si vedono nelle immagini. Oggi, sistemi avanzati di progettazione al computer e nuove tecniche industriali consentono agli architetti di costruire seguendo linee geometriche del tutto originali. E così i grandi blocchi rettilinei di vetro sono diventati una bizzarra reliquia di un passato predigitale.

di Michael Patrick Gibson

Phaeno Science

Zaha Hadid Architects

Wolfsburg, Germania

2005

Gran parte del peso del nuovo Centro della Scienza è sostenuto nella sua posizione sopraelevata da 10 coni di cemento che sbucano dall’interno dell’edificio e scendono al suolo come le zampe di uno smisurato insetto. Ma i coni non svolgono solo la funzione di supporti strutturali; ospitano anche una libreria, un teatro e l’entrata del museo. I computer hanno stabilito la disposizione esatta dei coni per sostenere la struttura sinuosa dell’edificio e un nuovo materiale, il calcestruzzo autocompattante, ne ha reso possibile la costruzione. Si tratta infatti dell’unico cemento in grado di reggere il peso di curve così ampie e di angoli così stretti.

Hearst Tower

Studio Foster&Partners

New York

2006

La struttura d’acciaio della Hearst Tower, denominata “diagrid” (contrazione di diagonale e griglia), è costituita da triangoli prefabbricati speciali che eliminano la necessità di colonne verticali lungo il perimetro dell’edificio. è il primo grattacielo nel Nord America realizzato con tecniche che sembrano sfidare la legge di gravità. Il progetto di Foster è talmente valido che per la costruzione dell’edificio si è utilizzato il 20 per cento in meno di tonnellate d’acciaio rispetto a un edificio tradizionale della stessa grandezza.

Turning Torso

Santiago Calatrava

Malmo, Svezia

2005

La torre, ispirata da una scultura che rappresenta un torso umano, dello stesso Calatrava, si torce su se stessa di 90 gradi dalla base al piano più alto. L’edificio residenziale, al cui interno coesistono alloggi di lusso e uffici, è stato costruito impilando nove moduli ricurvi a forma di cubo, ognuno dei quali ospita cinque piani; ogni cubo ruota di circa 11° rispetto a quello sottostante. Una struttura portante esterna alimenta la torsione, mimando una colonna spinale umana, mentre un esoscheletro fuoriesce dalla spina per aumentare la resistenza al vento e ridurre le vibrazioni dell’edificio.

30 St. Mary Axe, “The Gherkin”

Studio Foster&Partners

Londra, Inghilterra

2004

Il 30 St. Mary Axe, conosciuto come “il cetriolo”, deve la sua struttura affusolata a una maglia triangolare in acciaio e vetro, come quella della Hearst Tower, che permette di avere all’interno una superficie priva di pilastri. Il suo profilo aerodinamico riduce il carico del vento e crea una differenza di pressione d’aria tra l’interno e l’esterno che porta fuori l’aria più fredda attraverso i pannelli della facciata. Grazie a questa e altre caratteristiche, come la ricchezza di luce naturale, il grattacielo consuma metà dell’energia normalmente necessaria per un edificio simile.

Chesa Futura

Studio Foster&Partners

St. Moritz, Svizzera

2002

Seguendo un dettagliato progetto digitale, i legni locali per questo condominio di appartamenti, che ricorda una gigantesca zucca di Halloween, sono stati segati e intagliati da una Lignamatic, una macchina CNC (computer numerical-control, controllo numerico computerizzato) completamente automatizzata, che dovrebbe essere stata la prima unità di lavorazione del legno di questo tipo. 20 attrezzi automatici sono stati utilizzati secondo un ordine prestabilito per tagliare, trapanare, fissare o spostare pezzi di legno lunghi fino a 40 metri, con ogni tipo di angolo e curvatura possibili.

The National Assembly for Wales

Richard Rogers

Cardiff, Galles

2005

Ondulato come un tappeto ripiegato, la parte inferiore curvilinea, color rosso cedro, del tetto del Parlamento gallese è talmente complessa geometricamente e raffinata che poteva solo essere realizzata con tecniche di modellazione e visualizzazione tridimensionale. Dalla parte anteriore dell’edificio il tetto sembra fluttuare su un unico zoccolo di ardesia; un’illusione resa possibile da minuscoli piantoni d’acciaio nella facciata, piccolissime colonne d’acciaio lungo il perimetro e tiranti che vanno dal terreno al tetto per assicurare la stabilità.

Tenerife Opera House

Santiago Calatrava

Tenerife, Isole Canarie

2006

La modellazione 3-D assistita dal computer ha trasformato in realtà i disegni di Calatrava di un’onda sporgente per 50 metri e ha perfezionato l’acustica delle sale dell’auditorium.

Dancing House

Frank Gehry

Praga, Repubblica Ceca

1996

Con le curve ondulate a forma di clessidra e le sagome affusolate, ognuna delle due torri – soprannominate Fred e Ginger – evidenzia le forme geometriche irregolari generate al computer che sono diventate il segno caratteristico dell’architettura di Gehry.

Hydra-Pier

Asymptote

Haarlemmermeer, Olanda

2002

Progettato con l’ausilio di software usato in aeronautica, il padiglione Hydra-Pier presenta due caratteristiche “ali” inclinate. L’acqua le ricopre e ridiscende verso i lati, creando dei caratteristici passaggi acquatici attraverso cui entra il visitatore.