Facebook ha fornito a 150 società un accesso speciale ai vostri dati

Dietro le mentite spoglie di una società responsabile e attenta alla privacy dei suoi clienti, Facebook continua a vendere di nascosto le loro informazioni.

di Charlotte Jee

Stando al New York Times, Facebook avrebbe fornito a oltre 150 società un accesso ben più intrusivo del previsto ai dati dei suoi utenti, esentandole dalle solite normative sulla privacy.

Le novità: Nonostante le modifiche apportate nel 2014 per contrastare il fenomeno, società del calibro di Amazon, Apple, Microsoft, Netflix, Spotify e Yandex avrebbero continuato a godere di un trattamento privilegiato ai dati raccolti dal social network (sia quelli degli utenti che quelli dei loro amici). Ecco alcuni esempi:

– Netflix e Spotify erano in grado di leggere i messaggi privati degli utenti.
– Microsoft aveva virtualmente accesso ai nomi di tutti gli amici di ciascun utente senza dover ottenere il loro consenso.
– Amazon poteva visualizzare i nomi degli utenti e le loro informazioni di contatto attraverso i loro amici.

Queste disposizioni sono rimaste invariate fino al 2017; alcune sarebbero ancora in funzione oggi, nonostante dichiarazioni pubbliche da parte di Facebook che dichiarava di aver cessato da anni questa pratica.

Pressioni in aumento: Un nuovo giorno, un nuovo scandalo di Facebook. Dopo la questione di Cambridge Analytica, rivelazioni scioccanti sulle pratiche di Facebook si sono susseguite quasi incessantemente. Appena due settimane fa, 250 pagine di documenti sono state rese pubbliche da una commissione d’inchiesta del Regno Unito, rivelando altre pratiche scorrette.

Ciò detto, Facebook continua a rimanere un social network attivissimo, e poche persone hanno deciso di cancellare il proprio account. È possibile che molte altre società abbiano già siglato qualche elusivo accordo con il gigante media, alimentando ulteriormente le richieste di sottoporre la società a regolamenti e controlli più severi.

Facebook ha risposto via blog alle accuse del NYT difendendo le proprie pratiche.

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