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Abbiamo contattato i vincitori del premio TR35 per farci raccontare le loro esperienze dopo il riconoscimento.

di Alessandro Ovi

Prosegue la nostra rassegna Evoluzione dei TR35

Amid Boroomand

Amin Boroomand
partecipò al premio Innovators Under 35 con un progetto dedicato allo sviluppo di un sito web per raccogliere gli errori scientifici da non ripetere.

Scrive Amid: “A conclusione del premio TR35, mi sono trasferito in California per un Ph.D. at the University of California, Merced.  Mi sono impegnato ad ampliare la mia rete id contatti business e sono entrato a afar parte di due compagnie tecnologiche, una nella Silicon Valley ed una a Seattle, per un’internship. Ho quindi avuto la fortuna di vincere un fellowship per il programma I-corp, sotto la gestione della National Science Foundation (NSF). Questo programma utilizza una foram sperimentale di educazione per supportare i ricercatori interessati ad acquisire capacità imprenditoriali”.

Lungo strada, sono riuscito a raccogliere fondi per finanziare una delle mie idee; ciononostante, il problema più difficile è stato come investire questi fondi nella formazione di un team di lavoro. Mi osno domandato: è meglio assumere costosi esperti o utilizzare questi fondi per raccogliere una squadra più numerosa di giovani? La risposta a questa domanda è diventata il fulcro della mi tesi Ph.D., intitolata: “The Effect of Members’ Characteristics on the Team’s Performance: A Model of Networked Agents Engaged in Collective Problem Solving.”

A tutt’oggi, continuo a progredire con passione, senza mai dimenticare le persone che mi hanno aiutato lungo strada. Sono grato al programma TR35 di avermi preso in considerazione per il premio che ha avuto un impatto profondo sulle mie possibilità di progresso. Conto di rimanere in contatto il programma TR35 e la comunità imprenditoriale italiana. 

Domenico Schillaci

Domenico Schillaci
partecipò al premio Innovators Under 35 con una app per ridurre il traffico e l’inquinamento.

Scrive Domenico: “Il nostro progetto di mobilità sostenibile trafficO2, dal 2016 ha cambiato nome in MUV – Mobility Urban Values. Attraverso un’app coinvolge i cittadini e li spinge a comportamenti più attivi e sostenibili e a cambiare le proprie abitudini di mobilità urbana”.

Nel 2017, abbiamo coinvolto un consorzio di 14 partner tra comuni, università e centri di ricerca con i quali abbiamo candidato MUV alla call MG4.5 del programma Horizon 2020 che ci ha finanziato con 4M € un’azione di ricerca e innovazione per la durata di 3 anni. Ciò ci ha permesso di lavorare ancora di più sul nostro servizio, che è stato raffinato grazie anche al contributo dei cittadini nelle molteplici sessioni di co-creazione svolte, ma soprattutto di scalare su un contesto europeo dl momento che l’app è stata testata in 6 città pilota (Amsterdam, Barcellona, Fundao, Gent, Helsinki e Palermo) e successivamente allargata ad altre 16 città che hanno risposto alla nostra Open Call (tra cui Roma, Milano, Monaco di Baviera, Oostende, Katowice e Teresina in Brasile).

Gli incoraggianti risultati ottenuti ci hanno spinto alla fine del progetto di ricerca a fondare una startup innovativa, la MUV srl Società Benefit, che avrà il compito di andare sul mercato perseguendo il modello di business definito in questi anni di ricerca. Abbiamo anche ottenuto la certificazione ISO 14064-II che certifica il nostro algoritmo di stima della riduzione della CO2 per i nostri utenti.

Siamo quindi di fronte a un nuovo inizio per noi, dopo quasi 7 anni di ricerca siamo finalmente pronti a offrire il servizio su scala europea e lo faremo partendo da sue target: scuole e aziende, partire da settembre. (www.muvgame.com)