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Il sistema è stato sviluppato in due anni e lavorerà al fianco degli esseri umani per raccogliere la frutta 24 ore su 24.

di Charlotte Jee

La notizia: Questo mese il sistema robotico ha cominciato a cogliere mele nei frutteti della Nuova Zelanda. T&G Global,Uno dei principali produttori alimentari della Nuova Zelanda, collabora da tempo con la startup americana Abundant Robotics per incorporarne la tecnologia all’interno delle sue operazioni.

La decisione è stata presa per la crescente carenza di lavoratori stagionali e la necessità di incrementare la produttività, dice il direttore operativo Peter Landon-Lane. “Finiamo per lasciare molti dei frutti sugli alberi semplicemente perché non abbiamo abbastanza persone per coglierli tutti”, spiega. “Molti posti di lavoro non potranno essere colmati senza l’aiuto della tecnologia”.

Come funziona: La macchina sfrutta sensori lidar per orientarsi fra le file di alberi e un sistema di visione artificiale per identificare le mele mature da quelle ancora acerbe; quindi ricorre a una proboscide per “risucchiare” le mele dagli alberi.

Più difficile di quanto sembri: Laddove l’agricoltura sta diventando sempre più automatizzata, ad esempio per estirpare le erbacce, la raccolta di frutti e ortaggi sta richiedendo tempi di sviluppo maggiori. Perché? Perché necessità di una capacità di giudizio più raffinata, oltre che di una destrezza elevata per garantire che gli alimenti non vengano danneggiati durante la raccolta.

Sostituire gli esseri umani? T&G sostiene che non verrà perso alcun posto di lavoro per via di questo nuovo sviluppo robotico – in parte perché non è ancora in grado di raccogliere tutta la frutta necessaria. Il robot verrà impiegato anche di notte per raggiungere le parti più problematiche degli alberi.