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Il Gruppo Enel ha presentato il proprio Piano Strategico 2022-2024 e la propria visione strategica al 2030.

di Fonte Enel

Francesco Starace, Amministratore Delegato e Direttore Generale di Enel, ha commentato: “Il Piano di quest’anno, con 170 miliardi di euro di investimenti diretti entro il 2030, rappresenta un punto di svolta. La sua attuazione ci consente di avanzare dal precedente Decennio della Scoperta dell’Energia Rinnovabile all’attuale Decennio dell’Elettrificazione.

Stiamo accelerando la crescita in tutte le aree di business, creando valore per i nostri clienti, che sono al centro della Strategia del Gruppo, valore che si traduce nella prevista riduzione della loro spesa energetica, aumentando al contempo la loro domanda di elettricità entro il 2030. Inoltre, stiamo anticipando di dieci anni l’obiettivo della completa decarbonizzazione del Gruppo, con il raggiungimento del “Net Zero” entro il 2040.

Continueremo a crescere nelle rinnovabili, valorizzando quello che è già oggi il più grande portafoglio privato di asset rinnovabili al mondo. Il business di Infrastrutture e Reti e la nuova business line Global Customers ci consentiranno di cogliere le incredibili opportunità offerte dall’elettrificazione. Il lavoro pionieristico svolto da tutti i colleghi di Enel e la trasformazione digitale avanzata del Gruppo ci consentiranno di soddisfare le esigenze in evoluzione dei clienti nel corso di questo decennio.”

Il Piano 2030

Il cammino verso “Net Zero” è in corso a livello mondiale e i processi di decarbonizzazione e di elettrificazione dell’economia globale sono cruciali per evitare le gravi conseguenze di un aumento delle temperature superiore a 1,5°C. Gli scenari pubblicati più di recente sono concordi nell’indicare che il raggiungimento di obiettivi climatici ambiziosi richiede un’accelerazione dell’elettrificazione dei consumi energetici, unitamente a un impiego massiccio di energia a zero emissioni. I clienti saranno parte attiva e i principali beneficiari di tale processo.

Negli ultimi dieci anni le rinnovabili sono diventate il trend dominante nella generazione di energia, consentendo alla decarbonizzazione di procedere a un ritmo più spedito. Il prossimo decennio sarà, inoltre, cruciale per il conseguimento degli obiettivi fissati dall’Accordo di Parigi nel 2015. Questo periodo sarà, al contempo, caratterizzato anche da crescenti interventi a favore dell’elettrificazione, attraverso la quale i clienti convertono gradualmente i propri consumi energetici verso l’elettricità, con miglioramenti a livello di spesa, efficienza, emissioni e stabilità dei prezzi.

Il Gruppo ha fissato di conseguenza, come segue, le proprie azioni strategiche:

I. Allocare capitale a supporto di una fornitura di elettricità decarbonizzata

Il Gruppo prevede di mobilitare 210 miliardi di euro tra il 2021 e il 2030. Di tale importo il Gruppo prevede di investire direttamente circa 170 miliardi di euro (+6% rispetto al Piano precedente) attraverso i modelli di business di Ownership e di Stewardship, con ulteriori 40 miliardi di euro catalizzati da quest’ultimo attraverso terzi.

Si prevede che tale allocazione di capitale accelererà il conseguimento degli obiettivi di elettrificazione e decarbonizzazione del Gruppo.

Entro il 2030 il Gruppo Enel prevede di raggiungere una capacità rinnovabile complessiva di circa 154 GW, triplicando il suo portafoglio al 2020, nonché di aumentare la base clienti della rete di 12 milioni e di promuovere l’elettrificazione dei consumi energetici, aumentando di quasi il 30% i volumi di elettricità venduta e concentrandosi al contempo sullo sviluppo di servizi “beyond commodity”, quali la mobilità elettrica pubblica o behind-the-meter storage, in collaborazione con partner.

Il Gruppo prevede di investire direttamente circa 160 miliardi di euro mediante il modello di business di Ownership, principalmente nei Paesi “Tier 1”[1]. In dettaglio:

– Quasi la metà (circa 70 miliardi di euro) saranno dedicati alle Rinnovabili, per le quali è previsto un incremento di circa 84 GW di capacità, dei quali 9 GW di accumulo, portando a 129 GW la capacità installata rinnovabile a livello consolidato entro il 2030. Si prevede che tale risultato sarà raggiunto valorizzando una pipeline in crescita, pari a circa 370 GW e più che raddoppiata rispetto a quella presentata l’anno scorso, unitamente a tre piattaforme globali per le attività di Business Development, Engineering and Construction e Operation and Maintenance;

– Un ulteriore investimento di circa 70 miliardi di euro è previsto per il business Infrastrutture e Reti, in aumento di 10 miliardi di euro rispetto al Piano precedente e concentrato in Europa, con l’obiettivo di rafforzare la posizione del Gruppo come operatore globale in termini di dimensioni, qualità, efficienza e resilienza. Si prevede che tale investimento porti a una RAB (“Regulatory Asset Base”) di 65 miliardi di euro nel 2030, insieme alla completa digitalizzazione dell’intera base di clienti della rete tramite gli smart meter. Lo sviluppo delle attività del Gruppo in tale settore beneficerà dell’implementazione di Grid Blue Sky, una piattaforma digitale per la gestione del portafoglio della rete nel quadro di un modello globale unificato che pone il cliente al centro della catena del valore.

Nel quadro del modello di business di Stewardship, il Gruppo prevede di investire circa 10 miliardi di euro, catalizzando al contempo ulteriori investimenti per circa 40 miliardi di euro da parte di terzi, principalmente in Paesi nei quali la generazione non è integrata con i clienti, in nuove geografie o in aree dove il Gruppo può valorizzare la propria esperienza nell’offerta di servizi a partner.  

II. Abilitare l’elettrificazione della domanda di energia dei clienti

Le azioni strategiche del Gruppo avranno l’obiettivo di incrementare il valore per i clienti nei segmenti Business to Consumer (“B2C”), Business to Business (“B2B”) e Business to Government (“B2G”), mediante l’aumento del livello di elettrificazione di tali clienti e il contestuale miglioramento dei servizi offerti.

Nei Paesi “Tier 1” si prevede che questa strategia mirata, abbinata a investimenti nell’asset base, produca un incremento del margine integrato di Gruppo pari a 2,6 volte tra il 2021 e il 2030, con il supporto di una piattaforma unificata in grado di gestire la più grande base di clienti al mondo tra gli operatori privati.

Il Gruppo valorizzerà il proprio posizionamento integrato nei Paesi “Tier 1”, dove si prevede:

– Un incremento dell’80% dei ricavi rispetto al 2021;
– Tariffe sostanzialmente invariate per i clienti;
– Un calo del 40% del costo dell’energia venduta rispetto al 2021.  

L’aumento dei volumi dell’elettricità venduta e la crescita dei servizi “beyond commodity” si accompagneranno a una generale diminuzione dei costi. Nello specifico, si prevede che il costo totale della produzione si riduca del 50% circa, per effetto del maggiore ricorso alla produzione propria nelle vendite di energia oltre che dell’incremento della quota di rinnovabili nel mix di generazione del Gruppo.

Si prevede che il valore creato dal Gruppo per i clienti porterà a una riduzione fino al 40% della loro spesa energetica, unitamente a una riduzione fino all’80% della loro “carbon footprint”1 entro il 2030.

III. Fare leva sulla creazione di valore lungo tutta la value chain

Al fine di rafforzare la strategia di focalizzazione sul cliente mediante l’impiego di piattaforme, il Gruppo sta creando la business line Global Customers, che sarà responsabile della definizione della strategia commerciale e di indirizzare l’allocazione del capitale verso le esigenze dei clienti, facendo leva sull’elettrificazione e raggiungendo al contempo livelli di servizio eccellenti.

La rifocalizzazione del Gruppo si accompagnerà alla semplificazione e al ribilanciamento del suo portafoglio, mediante: (i) focus su Paesi “Tier 1”, (ii) risorse rese disponibili attraverso la dismissione di asset non più funzionali alla strategia del Gruppo, e (iii) operazioni di fusione e acquisizione mirate a migliorare il posizionamento, acquisire competenze o generare sinergie.

IV. Anticipare gli obiettivi di “Net Zero” sostenibile

La Strategia del Gruppo e il suo posizionamento previsto nel 2030 consentono di anticipare di 10 anni l’impegno “Net Zero”, dal 2050 al 2040, sia per le emissioni dirette sia per quelle indirette, senza ricorrere ad alcuna misura di offsetting, come tecnologie di rimozione della CO2 o soluzioni nature-based. Il Gruppo prevede di abbandonare la generazione a carbone entro il 2027 e quella a gas entro il 2040, sostituendo il portafoglio termoelettrico con nuova capacità rinnovabile oltre ad avvalersi dell’ibridazione delle rinnovabili con soluzioni di accumulo. Inoltre, si prevede che entro il 2040 l’elettricità venduta dal Gruppo sarà interamente prodotta da rinnovabili ed entro lo stesso anno il Gruppo uscirà dall’attività di vendita retail di gas.

 Il Piano strategico 2022-2024

Nei prossimi tre anni il Gruppo si posizionerà nel quadro degli obiettivi fissati per il 2030. In particolare, le strategie a medio e lungo termine sono pienamente allineate con le seguenti azioni strategiche:

I. Allocare capitale a supporto di una fornitura di elettricità decarbonizzata

Il Gruppo prevede di investire direttamente un totale di circa 45 miliardi di euro nel periodo 2022-24, pari a un incremento del 12% rispetto al Piano precedente, mobilitando al contempo ulteriori 8 miliardi circa di euro provenienti da terzi nel quadro del modello di business di Stewardship.

Nel periodo 2022-2024 il Gruppo prevede di investire circa 43 miliardi di euro tramite il modello di business di Ownership, con un allineamento del 94% agli Obiettivi di sviluppo sostenibile (“SDG”) delle Nazioni Unite e un allineamento di oltre l’85% ai criteri di Tassonomia UE.

Nel medesimo periodo il Gruppo prevede inoltre di investire circa 2 miliardi di euro nel quadro del modello di business di Stewardship mediante apporti di capitale e acquisizioni di partecipazioni di minoranza, mobilitando al contempo ulteriori 8 miliardi circa di euro di investimenti provenienti da terzi.

Sul totale degli investimenti del Gruppo previsti dai modelli di Ownership e di Stewardship per il 2022-2024:

– Circa 19 miliardi di euro si prevede siano destinati alle Rinnovabili, in particolare in Paesi dove il Gruppo beneficia di un business integrato con i clienti finali. Si prevede che la capacità rinnovabile totale del Gruppo aumenti a 77 GW dai 54 GW stimati alla fine del 2021. Di conseguenza, si stima che la produzione a zero emissioni raggiunga il 77% nel 2024 e che nello stesso periodo le emissioni di CO2 diminuiscano di oltre il 35% rispetto al 2021, posizionando il Gruppo verso il conseguimento dei propri obiettivi “Net Zero” nei tempi previsti.

– Circa 18 miliardi di euro si prevede siano destinati al business di Infrastrutture e Reti, con un aumento del 12% rispetto al Piano precedente, come risultato di maggiori investimenti in Europa, che è previsto facciano leva anche sulle opportunità create dai Piani Nazionali di Ripresa e Resilienza lanciati nell’UE. Grazie a questi investimenti, che hanno l’obiettivo di migliorare ulteriormente i livelli qualitativi e di resilienza della rete, si stima che la RAB del Gruppo raggiunga i 49 miliardi di euro, in crescita di quasi il 15% rispetto al 2021.

II. Abilitare l’elettrificazione della domanda di energia dei clienti

Grazie al nuovo modello del Gruppo incentrato sui clienti, il margine integrato è atteso in crescita di 1,6 volte entro il 2024 rispetto al 2021. Nei prossimi tre anni si prevede che i ricavi da clienti aumentino del 26% e le vendite di elettricità crescano del 25%. Ciò sarà accompagnato da una diminuzione di circa il 15% del costo complessivo dell’energia venduta rispetto al 2021, che è anche frutto di una riduzione di circa il 23% nel costo medio di produzione.  

III.  Fare leva sulla creazione di valore lungo tutta la value chain

La gestione attiva degli asset verrà utilizzata per completare il processo di semplificazione del Gruppo Enel e rendere disponibili risorse che saranno impiegate per cogliere ulteriori opportunità di crescita. Si prevede che queste azioni producano un incremento degli utili di 300 milioni di euro a regime.

(lo)