Elezioni USA 2020

Un nuovo disegno di legge mira a proteggere gli elettori statunitensi dalla prossima Cambridge Analytica.

di Patrick Howell O’Neill

La senatrice democratica Dianne Feinstein sostiene che il disegno di legge, il Voter Privacy Act, è il primo a rispondere direttamente allo scandalo di Cambridge Analytica, che ha utilizzato Facebook per raccogliere i dati di 87 milioni di elettori, spesso senza autorizzazione, nella speranza di influenzarne il comportamento.

In realtà, si sono verificate molte altre ardite operazioni sui dati nel corso delle elezioni statunitensi.

Nel 2017 il Republican National Committee ha accidentalmente lasciato “esposti” per undici giorni i dati relativi ad appartenenza religiosa, inclinazioni politiche, opinioni personali su argomenti delicati come l’aborto, l’utilizzo delle cellule staminali e il possesso di armi, di oltre 198 milioni di cittadini statunitensi.

L’incidente ha messo in evidenza le sfide tecniche legate alla protezione dei siti di dati sensibili online, nonché la smisurata quantità di informazioni raccolte dal Partito Repubblicano nel tentativo di ottenere il prossimo voto.

Mentre i legislatori di tutto il mondo si sono concentrati su come l’industria utilizza i dati personali, non esiste una legge americana che disciplini la raccolta e l’uso dei dati degli elettori in politica.

“I candidati non dovrebbero essere in grado di utilizzare i dati privati per manipolare gli elettori”, ha sostenuto la senatrice Feinstein. “Il disegno di legge vuole porre fine a questo modo di procedere. Oggi, durante le campagne elettorali si può legalmente esercitare una sofisticata sorveglianza online sul paese al fine di influenzare le persone in base alla conoscenza delle loro caratteristiche personali”.

La proposta della Feinstein consentirebbe agli elettori di rivedere le informazioni personali raccolte dalle organizzazioni politiche, imporre alle organizzazioni di avvisare gli elettori quando ricevono informazioni personali e vietare il trasferimento o la vendita dei loro dati.

Gli elettori potrebbero chiedere di eliminare i propri dati e impedire alle aziende pubblicitarie come Google e Facebook di trasmettere i loro profili alle organizzazioni politiche per evitare qualsiasi tipo di pubblicità mirata.

(rp)

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