Due sono i nomi di nostre connazionali che compaiono nella classifica internazionale stilata da Robo Hub.
di Fonte IIT
Cecilia Laschi, della Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa, e Barbara Mazzolai dell’Istituto Italiano di Tecnologia (Iit) di Genova, sono entrante nella classifica del 2015, stilata da RoboHub, la maggiore comunità scientifica internazionale degli esperti di robotica, sulle 25 donne della robotica.
Presentata durante l’Icra, la conferenza mondiale su robot e automazione, la scelta, come hanno dichiarato i responsabili di RoboHub, è stata stilata seguendo il criterio della “pura genialita che queste scienziate hanno dovuto dimostrare per arrivare al top del loro settore’.
I progetti delle due italiane, se pur differenti, hanno un fil rouge che li accomuna: i robot sono stati ideati ispirandosi alla natura.
‘La robotica e’ una disciplina affascinante per la sua interdisciplinarità e per l’opportunità che offre nell’affrontare importanti sfide scientifiche e tecnologiche e, allo stesso tempo, sviluppare applicazioni che rispondono a esigenze sociali ed economiche’, osserva Laschi.
Cosa ancora più vera per la biorobotica: ‘i robot soft, realizzati con materiali morbidi, rappresentano una vera rivoluzione’.
Per Mazzolai, ‘tradurre i principi che consentono alle piante di muoversi e percepire l’ambiente in un robot autonomo in grado di monitorare la qualità del suolo e’ una delle recenti sfide che ci siamo posti’. Robot come questi, conclude, potranno essere utili all’ambiente, alla medicina o per esplorare altri pianeti. (sa)