Corsi online gratuiti che valgono crediti al MIT

Completare un corso online gratuito non vale quanto seguire lo stesso corso e ottenere crediti presso un campus universitario. Le cose, però, potrebbero presto cambiare.

di Brian Bergstein

Il MIT potrebbe aver compiuto il più grande passo in avanti per combinare i corsi online gratuiti alla sua tradizionale istruzione nel campus. Durante la conferenza Solve, l’università ha annunciato che permetterà ai suoi studenti di ottenere un master completando online una metà dei corsi – ovunque, gratuitamente e senza alcun test di ammissione – e concludendo la seconda metà nel campus in un unico semestre.

Questa offerta mista è un esperimento: sarà disponibile, almeno per il momento, solo come parte del programma annuale dedicato alla supply chain management.
Ciononostante, costituisce una importante conferma dell’idea che i Massive Open Online Courses, o MOOC, aiuteranno a trasformare il modo in cui le università operano.

Solitamente appena tre dozzine di studenti seguono ogni anno il master in supply chain. Ora, però, chiunque potrà seguire gratuitamente il primo semestre di corsi su edX, il servizio online che offre corsi di MIT, Harvard, UC Berkeley ed altre scuole. Dopodiché, se l’operato online sarà stato sufficientemente buono e l’esame al termine del semestre verrà passato (recandosi presso un centro di valutazione attiguo alla propria residenza), sarà possibile ottenere le credenziali che il MIT descrive come “MicroMaster”.

Chiunque vorrà procedere con il secondo semestre ed ottenere un master completo in supply chain management potrà iscriversi formalmente presso la facoltà. L’ottenimento di un MicroMaster, spiega il MIT, “migliorerà significativamente” le loro probabilità di essere accettati. Le dimensioni del programma cresceranno per fare posto agli studenti giunti da questo processo.

Yossi Sheffi, che dirige il Center for Transportation and Logistics del MIT, spera che questo sistema attiri al MIT un maggior numero di eccellenze da tutto il mondo, ora che i corsi online forniranno agli amministratori informazioni dettagliate sulle qualità di ciascuno studente.

“Questo approccio inverte il tradizionale processo di ammissione. Credo che sia un concetto molto potente”, ha detto il Presidente del MIT, Rafael Reif. “Nessun applicante dovrà più sperare che la facoltà sappia intuire il loro potenziale, perché ciascuno di essi avrà la possibilità di mettersi alla prova anticipatamente”.

Cosa succede, però, se gli studenti non si iscrivono per completare la seconda parte del master? Non esiste alcuna garanzia che il mondo del lavoro riconosca qualche valore nei soli MicroMaster ma, stando al MIT, almeno due altre scuole, lo Zaragoza Logistics Center in Spagna e il Malaysia Institute for Supply Chain Innovation, starebbero considerando il riconoscimento di crediti alle persone che conseguiranno questi corsi online. È lecito presumere che altre scuole seguiranno l’esempio.

Il MIT non è la prima scuola di spicco ad offrire master online gratuiti con tanto di crediti annessi. La Georgia Tech, ad esempio, ha un programma master in scienza informatica che può essere seguito interamente online. Quel programma, però, non è aperto a chiunque – gli studenti devono superare i test di ammissione della Georgia Tech e pagare per iscriversi.

Gli sforzi del MIT per distribuire online il materiale di corsi accademici risale a diversi decenni fa, ma il vero slancio risale alla creazione nel 2011 del MITx, attraverso il quale sono state registrate lezioni ed offerte soluzioni interattive per permettere agli studenti di partecipare alle discussioni e superare test. Da allora, il MIT, Harvard ed alcuni distributori privati quali Coursera e Udacity hanno esteso enormemente il numero di corsi gratuiti in materie che vanno dalla programmazione informatica alle scienze umanitarie.

Si è discusso animatamente su quanto i MOOC riusciranno a democratizzare l’accesso all’educazione. Alcune ricerche mostrerebbero che i MOOC non stanno attirando grandi numeri di persone che non hanno mezzi per ricevere una tradizionale educazione universitaria. All’incirca tre quarti dei partecipanti possiedono già una laurea e sono semplicemente interessati ad arricchire la propria educazione (vedi “Arrivederci MOOC”) per divertimento o specializzazione professionale. Per molte università, inoltre, l’offerta di MOOC è fondamentalmente un sistema per migliorare l’esperienza all’interno del campus. Queste scuole possono utilizzare i corsi online per creare una “classe alternativa” attraverso la quale permettere agli studenti di seguire lezioni e leggere materiali annessi da casa, per poi presentarsi in classe per discussioni, lavori in laboratorio ed altre attività che sono meglio svolte di persona.

L’esperienza di persona al MIT, d’altronde, continua ad essere talmente ambita che gli amministratori non dovrebbero temere un calo di iscrizioni a seguito dell’offerta gratuita do un semestre nel master in supply chain. Jonathan Haber, ricercatore nel campo dell’educazione ed autore di diversi MOOC, segnala che gli studenti di altri istituti hanno più volte declinato l’opportunità di seguire corsi online scontati che corrispondessero a corsi reali.

Haber aggiunge, però, che questo trend potrebbe cambiare man mano che le scuole migliorano la valutazione dei propri studenti online e si abituano a conferire crediti per quei corsi. Gli studenti potrebbero ricorrere ai crediti guadagnati al termine di qualche MOOC ed alle esperienze professionali maturate, diciamo, durante un anno di pausa, per recuperare

Se così fosse, la decisione del MIT di assegnare crediti per i corsi gratuiti potrebbe essere vista come un primo e importante esempio.

(MO)

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