Come rimanere sani mentre il mondo impazzisce

Una nuova serie di app online ha lo scopo di aiutare a controllare l’ansia delle persone prima che venga raggiunto un punto di crisi.

di Charlotte Jee

“Fai un respiro profondo. Ora dimmi … come ti senti? Non ci sono risposte sbagliate e nessun altro ne sarà a conoscenza. Dai alla tua giornata un punteggio da 1 a 10, se non riesci a pensare alle parole giuste. Ancora meglio, scrivilo. Imposta un promemoria per scrivere come ti senti ogni giorno: sarà il diario dei tuoi stati d’animo”.

Questo tipo di tecniche sono generalmente riservate alla sedute dal terapista. Ma con l’ansia che cresce durante la pandemia e molti psicologi poco inclini ad accettare nuovi clienti durante questo periodo di isolamento sociale, è necessario ricevere un aiuto subito, prima che lo stress si avviti in una spirale pericolosa. Una soluzione potrebbe essere quella di insegnare alle persone come aiutarsi da sole, con indicazioni pratiche. 

Le condizioni per una crisi globale della salute mentale ci sono tutte. Secondo la Kaiser Family Foundation, quasi la metà degli americani afferma che la pandemia sta danneggiando il loro equilibrio psicologico. Come riportato in un sondaggio del “Washington Post”, i livelli di stress sono persino più alti di quanto fossero durante la recessione del 2009. 

Non è sorprendente. Molti dei pilastri della nostra tranquillità sono stati rovesciati: siamo confinati in casa, impossibilitati a vedere molte delle persone che amiamo; le preoccupazioni in termini di denaro e salute abbondano; le notizie non sono rassicuranti e non riusciamo a dormire bene. Non solo la pandemia è al di fuori del nostro controllo, ma non esiste una via d’uscita identificabile. Queste condizioni scatenano l’ansia al punto da trasformarla in qualcosa di più serio, come la depressione o la dipendenza. 

Passare alle app

Ma l’ansia è curabile e gestibile, anche quando tutto ciò che si possiede è lo smartphone. Molte persone si rivolgono ad app come Headspace o Calm, che per pochi dollari al mese offrono meditazione guidata per principianti, esercizi di respirazione e tutorial su una serie di iniziative per alleviare lo stress. Queste app hanno iniziato a essere prodotte solo negli ultimi anni, ma stanno emergendo prove a supporto del loro utilizzo.

I ricercatori della Carnegie Mellon University hanno scoperto che l’uso regolare di un’app per migliorare l’auto consapevolezza può aiutare le persone a sentirsi meno stressate. Un altro  studio della CMU ha appurato che contribuisce a ridurre la solitudine. Uno studio pubblicato su “Nature” sostiene che le app dedicate alla meditazione possono aumentare la capacità dei giovani di concentrarsi e ricordare. Ci sono poche prove che queste app possano essere risolutive per la salute mentale quanto la terapia, ma indubbiamente risolvono una serie di situazioni problematiche.

Rachel White, una newyorkese di 34 anni che lavora in ambito tecnologico, esprime la sua riconoscenza verso un’app che l’ha aiutata mentre era sull’orlo del baratro. “Non ho lasciato il mio appartamento per il primo mese di blocco. Sentivo continuamente le sirene delle ambulanze e avevo paura di uscire. Sono rimasta emotivamente travolta”, ella dice. Per farcela, si sdraiava sul letto e fissava il soffitto. “Sapevo che dovevo reagire, ma il mio cervello girava a vuoto”, ricorda White. Ero allo stremo e allora ho deciso di scaricare Calm”.

Non aveva mai provato prima la meditazione guidata o un’app per la salute mentale. “Sono passata da una sensazione generalizzata di paura e panico all’idea che non potevo esercitare alcun controllo su quanto stava accadendo. Mi sono tranquillizzata e ho acquisito autostima”, ella spiega.

Per coloro che desiderano strumenti più raffinati, esistono software di grande complessità come NeuroFlow e Unmind. Queste app monitorano i livelli di umore, sonno, stress e dolore delle persone per aiutarli a discernere tra ciò che aiuta la loro salute mentale e ciò che la danneggia. Offrono quindi lezioni personalizzate per aiutare le persone a reagire positivamente. Entrambe le app registrano un aumento della domanda. Tuttavia, anche il CEO di NeuroFlow, Christopher Molaro, ammette che l’app non va bene per tutti. Come ama ricordare: “Non esiste un proiettile d’argento per la salute mentale delle persone”. 

Va cambiato il punto di vista

Alcune app sono state create appositamente per combattere l’ansia legata al coronavirus. Covid Coach include esercizi di meditazione e respirazione, strumenti per monitorare l’ansia e gli stati d’animo e indicazioni per chi vive situazioni di violenza domestica, abuso di sostanze e drammaticità simili. L’app è stata creata dal National Center for PTSD, una sezione del Dipartimento degli affari dei veterani degli Stati Uniti, ma è aperta e disponibile a tutti, gratuitamente. 

Clarity, un’altra app lanciata durante la pandemia, chiede agli utenti di dare un voto al loro umore ogni giorno. Come Covid Coach, include risorse personalizzate su come stare bene durante questi periodi di stress, provenienti dal National Health Service del Regno Unito e da Mind, un’organizzazione che si occupa di salute mentale.

Di tutti gli interventi studiati per l’ansia, la terapia cognitivo comportamentale è la punta di diamante. Ha un impatto a lungo termine più positivo rispetto all’assunzione dei farmaci comunemente prescritti. Ancora meglio, offre comunque vantaggi quando si accede online o tramite sistemi di autoapprendimento. Per esempio, uno studio di controllo randomizzato condotto nel 2014 su 114 adolescenti con diagnosi di ansia ha riscontrato che la terapia online ere efficace quanto quella effettuata di persona. 

Diffondere la terapia cognitivo comportamentale è l’idea alla base di Helpers, un corso online gratuito in sei parti creato da un gruppo di psicologi britannici, che mira a dotare le persone di strategie per affrontare il dolore, la solitudine, l’ansia e i rapporti emotivi con amici, famiglie e vicini. Le persone possono formare gruppi con gli altri, se lo desiderano, o seguire il corso da soli. 


L’approccio si basa sui principi di terapie clinicamente riconosciute come la cognitivo comportamentale e i metodi basati sull’accettazione e l’impegno (una forma di terapia che aiuta ad accettare i pensieri invece di combatterli). Non è l’unico corso che fa riferimento a metodi clinici: altre risorse online includono The ACT Companion, eCBT e Woebot.

Helpers sa di poter giocare un ruolo limitato e per questa ragione dice esplicitamente alle persone in gravi difficoltà o che hanno pensieri aggressivi o autolesionistici di rivolgersi ai servizi sanitari. Inoltre, questi strumenti non sono disponibili per le persone senza accesso ai dispositivi connessi a Internet.

In ogni caso, le app svolgono una funzione positiva: vogliono convincere le persone a prendersi cura in modo proattivo della propria salute mentale. Fox spera che potremmo usare la pandemia come un’opportunità per abbattere ulteriormente i pregiudizi sulle terapie per la salute mentale e sostenere la resilienza delle persone. “Stiamo parlando di un’opportunità per far crescere la capacità di affrontare le situazioni difficili”, egli afferma. 

Naturalmente, il disagio mentale non è legato solamente al coronavirus. Alcune delle nostre reazioni alla pandemia non hanno nulla di preoccupante, afferma la psicologa Kiana Azmoodeh. “Sentirsi stressati, ansiosi e giù di umore non è di per sé una condizione di disturbo mentale, ma una sensazione di stanchezza fisica e morale appropriata a una situazione di tensione costante”.

Una lista di cose da fare per fronteggiare l’ansia

  • Nota quando sei preoccupato:  sii gentile e compassionevole con te stesso. E’ un momento difficile e l’ansia potrebbe aumentare.
  • Concentrati su ciò che è sotto il tuo controllo. Prendi coscienza di ciò su cui non puoi intervenire e affronta il problema che ha una possibile soluzione.
  • Rifocalizzati sul momento presente. Concentrati sul respiro o su quello che colgono i tuoi cinque sensi.
  • Impegnati in attività che ritieni significative e divertenti. Ciò potrebbe includere musica, passeggiate, lettura, bagni, attività domestiche o telefonate con amici e familiari.
  • Limita le possibili fonti di preoccupazione. Se la notizia ti rende ansioso, evita di accedere alle informazioni.
  • Fai attenzione agli eventi positivi. Elenca le cose che ti hanno reso piacevole la giornata: per esempio, “Il sole splendeva”. 
  • Mantieni una routine mentale e fisica attiva.

(Compilato dalla psicologa Elizabeth Woodward seguendo le indicazioni del SSN del Regno Unito)

Immagine: Amrita Marino


(rp)

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