Carte di credito biometriche

Nel luglio 2020, ST ha annunciato lo sviluppo congiunto di una piattaforma BSoC (Biometric System-on-Card) per carte di credito capaci di leggere le impronte digitali.

di Fonte ST

Secondo uno studio di ReportLinker, il mercato globale della tecnologia biometrica contactless dovrebbe raggiungere il valore di 18,6 miliardi di dollari entro il 2026. Lo studio cita anche la recente pandemia come motore per l’adozione di simili tecnologie. I consumatori richiedono metodi di pagamento non solo distanziate, ma che riducano anche ogni contatto con superfici potenzialmente contaminate. 

Da qui l’emergente popolarità di pagamenti sicuri tramite carte contactless con autenticazione biometrica, nonché l’introduzione di soluzioni BSoC contribuirà ad aumentare, o addirittura a rimuovere, i limiti massimi senza contatto di oggi. L’introduzione di soluzioni BSoC contribuirà ad aumentare, se non addirittura a rimuovere, i limiti di massimi oggi esistenti sulle distanze.

Gli elementi costitutivi dell’hardware sono relativamente semplici. C’è un sensore di impronte digitali, un MCU generico per estrarre l’immagine che cattura e un elemento sicuro. Quest’ultimo memorizza l’immagine dell’impronta digitale dopo la registrazione e la confronta prima di qualsiasi transazione in un ambiente sicuro. Tuttavia, un sistema biometrico su carte può avere successo solo se supera molteplici sfide. Ecco come STMicroelectronics e Fingerprint Cards hanno affrontato la sfida.

Tanto per cominciare, per garantire la compatibilità con i sistemi esistenti, la lettura di dati biometrici non può interferire con i requisiti di spessore di carte e bancomat. Lo standard ISO/IEC 7810 impone che tutte le carte bancarie e le carte d’identità debbano avere uno spessore di 0,76 mm. Altri standard definiscono anche la necessaria flessibilità delle schede di fronte alla quale connettori o altri componenti non devono rompersi. Eventuali soluzioni saranno utilizzabili anche per prodotti come badge identificativi biometrici e altro ancora.

Altre sfide tecniche sono il consumo energetico l’alimentazione della scheda. ST ha implementato un elemento sicuro in grado di raccogliere energia dal lettore contactless e distribuirlo all’intera carta. L’MCU generico (STM32) e l’ST31 hanno un consumo energetico così basso che possono funzionare anche solo con l’energia raccolta durante l’accoppiamento magnetico. Un BSoC può quindi alimentare più componenti, come un sensore di impronte digitali e un MCU generico, con la sola tecnologia NFC della precedente generazione di carte bancarie contactless.

L’acquisizione dell’impronta digitale dell’utente e l’archiviazione del modello associato dopo la registrazione richiederanno un aumento di memoria. Sarà l’elemento secure ad eseguire l’applicazione, proteggere le informazioni, incluso il modello biometrico, e sfruttare l’algoritmo che abbina l’impronta digitale al modello dell’utente. L’MCU generico estrae l’impronta digitale dal sensore e la invia all’elemento di sicurezza, che offre elevate prestazioni di calcolo e basso consumo energetico.

Un BSoC si distingue dalle soluzioni attuali offrendo una migliore elaborazione biometrica e una protezione più sicura delle risorse, come l’immagine del sensore e i modelli. Di conseguenza, le carte biometriche rappresentano un sistema molto più sicuro di un’autenticazione con PIN o di soluzioni contactless di base, offrendo una sicurezza più solida e protezioni della privacy. 

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