#blackouttuesday

L’iniziativa – chiamata Blackout Tuesday o Black Out Tuesday – è stata proposta da Jamila Thomas, dirigente dell’etichetta discografica Atlantic Records, e dalla sua ex collega Brianna Agyemang, come forma di protesta da parte del mondo della musica americana per la morte di George Floyd, ucciso durante un arresto violento della polizia a Minneapolis.

di Tanya Basu

Su Instagram sono comparsi una lunga serie di post neri. Il movimento è stato promosso da musicisti che chiedevano “assunzioni di responsabilità per favorire cambiamenti rapidi”. Ma se si desidera sostenere le proteste contro la brutalità della polizia senza manifestare in piazza, ci sono molti altri modi utili per farlo. (Si veda link)
 Se è possibile, fare una donazione in denaro.
All’indomani dell’omicidio di George Floyd, gli attivisti hanno esortato le persone a donare a organizzazioni locali come il Minnesota Freedom Fund e il Black Visions Collective. Ma il movimento ha superato il Minnesota. L’ American Civil Liberties Union, il Bail Project e il NAAPC Legal Defense Fund sono tra le associazioni che chiedono sostegno. Sono anche richieste donazioni mediche per aiutare i manifestanti feriti, tra cui North Star Health Collective e Gas Mask Fund.

Non è necessario disporre di contanti per dare un aiuto
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Si prenda in considerazione la possibilità di chiamare per chiedere ai manifestanti e agli organizzatori se hanno bisogno di materiali di base come acqua, maschere, disinfettante per le mani e persino cibo. Queste forniture possono essere fondamentali per chi va in piazza. Se ci si trova in una città in cui si sono verificati saccheggi, si può cercare di aiutare in operazioni di pulizia o abbellimento. 

Sensibilizzare chi occupa posizioni di potere
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È un anno elettorale. Se si è preoccupati per la brutalità della polizia, si può esaminare con attenzione le dichiarazioni  dei vari candidati. Li si può contattare e chiedere che prendano una posizione precisa. 

Affrontare i pregiudizi personali
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Difficilmente pensiamo a noi come razzisti,  ma è importante capire come le nostre parole e azioni possano ferire le persone di colore. Leggere buoni libri è un primo passo, ma è necessario fare di più. Iniziare a notare i privilegi di cui potrebbe beneficiare una persona bianca rispetto a una di colore. Prendere in considerazione l’idea di supportare un’azienda di proprietà di una persona di colore. È più facile a dirsi che a farsi e sicuramente non è semplice, ma questi piccoli passi possono portare a una maggiore comprensione.

(rp)

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