WhatsApp cita in giudizio NSO

Una delle aziende tecnologiche più potenti sulla terra sfida la più importante azienda israeliana di sorveglianza informatica: un evento senza precedenti.

di Patrick Howell O’Neill

Come riferito dal “Washington Post”, il capo di WhatsApp, Will Cathcart, ha accusatol’azienda di hacking israeliana, NSO Group, di sfruttare una vulnerabilità per colpire circa 1.400 telefoni e dispositivi con “malware progettato per infettare allo scopo di condurre la sorveglianza su utenti specifici di WhatsApp”. 

L’hacking ha consentito a NSO Group e ai suoi clienti di spiare messaggi, e-mail e telefonate, nonché le telecamere e i microfoni dei dispositivi in questione.

“Come scritto nella denuncia, l’attacco presenta altri aspetti inquietanti”, ha spiegato Cathcart. “Ha preso di mira almeno 100 difensori dei diritti umani, giornalisti e altri membri della società civile in tutto il mondo”.

NSO Group, di proprietà di Q Cyber Technologies, è una azienda israeliana che è diventata leader mondiale nella creazione di malware destinato a telefoni cellulari e dispositivi. Opera in tutto il mondo e con un’ampia varietà di governi.

L’elenco di clienti e vittime noti al pubblico ha reso famigerata la NSO: Ahmed Mansoor, un attivista per i diritti umani negli Emirati Arabi Uniti, sta scontando una pena detentiva di 10 anni dopo che, secondo quanto riferito, il malware della NSO è stato usato per spiarlo ripetutamente.

“NSO ha precedentemente negato qualsiasi coinvolgimento nell’attacco a WhatsApp”, ha scritto Cathcart. “Ma la nostra indagine ha riscontrato il contrario”.

La denuncia è incentrata su ciò che affermano gli avvocati di WhatsApp: l’accesso e l’uso non autorizzati ai server di WhatsApp da parte del gruppo NSO al fine di emulare il traffico di rete legittimo e le chiamate di WhatsApp nell’ambito delle operazioni per infettare i dispositivi target. Il codice dannoso nascosto all’interno delle chiamate era il virus.

I ricercatori del Citizen Lab dell’Università di Toronto hanno svolto indagini su “giornalistiattivisti e difensori dei diritti umaniavvocatiinvestigatori internazionaligruppi di opposizione politica e altri membri della società civile” che secondo loro sono stati presi di mira dal malware del gruppo NSO.

L’azienda è stata recentemente venduta a Novalpina Capital e da allora ha dichiarato pubblicamente che avrebbe aderito ai principi delle Nazioni Unite, ma Citizen Lab afferma che gli abusi sono continuati.

Un gigante della tecnologia che fa causa a NSO Group è un passo praticamente senza precedenti, che metterà alla prova un settore di hacking che si è sviluppato negli ultimi anni.

NSO Group non ha risposto a una richiesta di commento.

Cathcart ha aggiunto che i giganti della tecnologia dovrebbero unirsi al recente appello dello Special Rappourter delle Nazioni Unite, David Kaye, per una moratoria immediatasulla vendita, il trasferimento e l’uso di strumenti di sorveglianza come il malware del gruppo NSO.

Foto: Whatsapp ha oltre un miliardo e mezzo di utenti.Tim Reckmann / Flickr

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