Un nuovo chip ottico risolve agilmente i problemi di ottimizzazione

Gli Hewlett Packard Labs hanno sviluppato un complesso processore che utilizza la luce per superare le prestazioni dei comuni chip in funzioni come il problema del commesso viaggiatore.

di Jamie Condliffe

Con il vacillare della Legge di Moore, le società informatiche stanno cercando di sviluppare soluzioni di calcolo che impieghino la luce al posto degli elettroni. Un gruppo di ricercatori degli Hewlett Packard Labs ha realizzato uno dei chip ottici più complessi al mondo e sostiene che potrebbe essere utilizzato per compiti di ottimizzazione, come il problema del commesso viaggiatore, con una efficienza superiore a quella degli hardware convenzionali.

IEEE Spectrum riporta che il team ha realizzato un dispositivo dotato di 1.052 componenti ottiche progettate per lavorare assieme alla risoluzione dei problemi. Il dispositivo è un approccio alla macchina di Ising. Questi dispositivi codificano i problemi come fluttuazioni nella temperatura, e determinano una soluzione identificando la disposizione degli elettroni nel tempo in risposta al cambiamento di temperatura.

Il chip degli Hewlett Packard Labs sostituisce gli elettroni con fasci di luce polarizzati per imitare le due tipologie di rotazione degli elettroni. La luce si muove all’interno del chip mentre piccoli riscaldatori codificano il problema. Quando la luce stessa raggiunge uno stato stazionario, la risposta è pronta. IEEE Spectrum descrive accuratamente i tecnicismi di questo processo. I ricercatori sostengono che l’approccio possa essere impiegato per identificare soluzioni a complessi problemi di ottimizzazione.

Altre tecniche di calcolo ottico promettono vantaggi simili. Come riportato di recente, approcci laser sono in fase di sperimentazione per analizzare informazioni genetiche e comprimere intelligentemente le informazioni a un ritmo superiore rispetto a quello dei convenzionali computer. Oltre ai vantaggi in termini di velocità, i chip ottici basati sulla luce potrebbero anche consumare meno energia.

Questi progressi sono la ragione per cui giganti quali Intel sono impegnati allo studio di hardware ottici. La creazione degli Hewlett Packard Labs è un’altra pietra miliare nel radioso percorso dei chip ottici.

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