Sulle tasse non si scherza

La Francia ha approvato la nuova imposta sulle grandi multinazionali della tecnologia, destando parecchi malumori negli Stati Uniti.

di Charlotte Jee

Il parlamento francese ha appena approvato una tassa sulle vendite digitali del 3 per cento, volta a impedire alle grandi aziende di trovare scappatoie legali per pagare meno tasse.

L’imposta sulle vendite realizzate in Francia si applicherà ad aziende con ricavi globali superiori a 750 milioni di euro o ricavi sul territorio francese superiori a 25 milioni di euro. Si prevede di raccogliere circa 500 milioni di euro all’anno.

Inevitabilmente, la maggior parte delle aziende colpite da questa misura ha sede negli Stati Uniti. È per questo motivo che il governo americano sta vagliando con attenzione la nuova tassa, lasciando aperta la strada alla possibilità di alzare le tariffe sui prodotti francesi.

Il basso gettito fiscale che arriva dalle ricche aziende tecnologiche diffuse su scala globale è argomento di confronto non solo in Francia.

Regno Unito, Spagna, Italia e Austria stanno prendendo in considerazione imposte simili, tenendo conto che gli Stati Uniti potrebbero rispondere con delle contromisure. Si spera che la discussione porti a concordare finalmente alcune regole fiscali comuni.

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