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    Muscoli e pelle per “iCub” all’IIT di Genova e l’umanizzazione del robot è servita!

    Se da robot di ferro e rame diventeranno umanoidi amichevoli, morbidi, flessibili e prossimi agli archetipi naturali, molto si

    dovrà alle nanotecnologie. E ai materiali di nuova concezione, che stanno imparando a simulare caratteristiche e qualità della pelle e dei muscoli. La metamorfosi è iniziata, come ha raccontato, durante il meeting di Venezia, dedicato alla scienza, Giulio Sandini,

    direttore del dipartimento di Robotica e Scienze Cognitive all’IIT, l’Istituto Italiano di Tecnologia di Genova.

    «Abbiamo messo insieme – racconta – tre ingredienti-base: i nuovi materiali, appunto, le neuroscienze e le tecnologie robotiche>>. Così iCub, il bambino-robot, ha ricevuto in dono non solo attuatori,motori con cui far muovere i futuri robot e che dovranno

    possedere caratteristiche di elasticità e plasticità simili ai muscoli . Oggi gli spetta di diritto anche una “pelle” che ricopre mani e torace. Grazie a questa, imparerà ancora di più, esplorando il proprio corpo e l’ambiente».

    E ne vedremo ancora delle belle…

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