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Una giovane startup svedese si appresta a rivoluzionare un intero settore professionale.

di Matteo Ovi

La startup svedese Einride ha realizzato il primo prototipo in scala reale del suo T-Pod, il mezzo di trasporto elettrico a guida autonoma che, spera la società, prenderà il posto dei più piccoli autotrasporti pesanti, con una capacità energetica di 200 kWh per un’autonomia complessiva di circa 124 miglia.

Il T-Pod è progettato per guidare autonomamente o con l’assistenza di un operatore umano da remoto. Pertanto, viene meno la necessità di allestire un abitacolo ed è possibile concentrarsi maggiormente sull’ottimizzazione della piattaforma per il trasporto delle merci. La possibilità di ripiegare su un operatore umano, comunque, rappresenta una soluzione alle problematiche che tutt’ora continuano a mettere in difficoltà persino i sistemi di guida più avanzati; offrono inoltre uno spiraglio professionale a una intera fascia di lavoratori che, con il subentro di questa tecnologia, potrebbero presto vedersi rubare il posto di lavoro da una macchina.

Si prevede che il T-Pod opererà entro il 2020 lungo una tratta che collega Gothenburg e Helsingborg. Questa tratta sarà munita di stazioni di ricarica grazie alle quali permettere alla prima flotta di T-Pod – che dovrebbe ammontare a 200 unità operative – di effettuare efficientemente le consegne.

Stando alle prime stime della società, la rete di T-Pod sarà in grado di trasportare fino a 2 milioni di pallet l’anno, equivalenti alle emissioni di CO2 di 400.000 automobili impegnate nel percorrere la stessa distanza. Einride starebbe valutando di ampliare la portata del suo servizio per via della elevata domanda da parte dei clienti.