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Sulla piattaforma di fitness indoor, Zwift, si potrà partecipare alle gare ciclistiche direttamente dalla propria abitazione. Il fenomeno “sportivo” sta attirando sempre più partecipanti e, di conseguenza, una crescente attenzione da parte di sponsor e investitori.

di Chris Baraniuk

Al più tardi il mese prossimo, Maeghan Easler avrà un ventilatore appeso alla finestra, che soffia l’aria fredda di febbraio nel suo appartamento a Des Moines, nello Iowa, e indosserà collant pieni di cubetti di ghiaccio, infilati nel suo kit da ciclismo. Soprattutto, pedalerà come una matta. Il suo obiettivo è quello di gareggiare con dozzine di altri ciclisti da remoto da tutto il mondo negli UCI Cycling Esports World Championships del 26 febbraio.

Sarà la seconda competizione del genere in assoluto. La prima si è tenuta nel 2020 e si svolgerà interamente in un ambiente video simile a un gioco, che rappresenta una Manhattan futuristica, sulla piattaforma di e-cycling Zwift. Un totale di 100 concorrenti di sesso femminile e 100 di sesso maschile si uniranno alle gare da remoto, pedalando duramente su una cyclette mentre i loro avatar sullo schermo gareggiuano sulla pista appositamente progettata.

Easler, tecnico di laboratorio di giorno, è tra le migliori e-cyclist in America e si è qualificata per entrare a far parte della squadra statunitense del campionato del mondo di ciclismo. Non ha ancora deciso se inviterà amici e parenti a fare il tifo per lei durante la gara. I lockdown e le restrizioni dei viaggi hanno aumentato la popolarità del ciclismo virtuale durante la pandemia. 

Piattaforme di fitness come Peloton e Wahoo  hanno registrato un forte aumento degli utenti e Zwift non fa eccezione. L’azienda mantiene segreto il conteggio dei suoi attuali utenti attivi, ma afferma che, ad oggi, ha registrato l’attivazione di circa 4 milioni di account Zwift in totale. L’anno scorso, secondo l’azienda, la sua base di utenti è più che raddoppiata. 

In definitiva, i fondatori di Zwift sperano che questa nuova forma di ciclismo competitivo faccia un giorno parte delle discipline olimpiche, come effettivamente potrebbe accadere se l’organismo di ciclismo olimpico, l’UCI, appoggiasse l’idea. Probabilmente le cose si stanno già muovendo in questa direzione. 

Lo scorso giugno Zwift ha debuttato in un nuovo evento chiamato Olympic Virtual Series, organizzato dal Comitato Olimpico Internazionale. “Chiunque, in qualsiasi parte del mondo, comodamente da casa propria, potrebbe partecipare”, afferma il direttore strategico di Zwift, Sean Parry.

I controlli sono severi

Easler non ha superato un turno di qualificazione aperto ai concorrenti americani, ma è arrivata nella squadra nazionale degli Stati Uniti tramite un  percorso separato. Non è una principiante assoluta, avendo preso parte a triathlon da studentessa. Ma le gare virtuali non sono meno entusiasmanti degli eventi all’aperto. “Senti l’adrenalina”, dice Easler. “Sai che stai affrontando persone che nella vita reale sono davvero forti”.

Tutte i partecipanti ai campionati del mondo adotteranno lo stesso dispositivo intelligente che sostituisce la ruota posteriore su una cyclette, in modo da poter competere alla pari su un percorso virtuale. Gli smart trainer aumentano o diminuiscono automaticamente la resistenza per offrire la sensazione della superficie stradale virtuale. È addirittura possibile simulare i ciottoli.

I dati svolgono un ruolo importante su piattaforme come Zwift e i ciclisti tendono a monitorare costantemente le proprie prestazioni. La loro frequenza cardiaca, velocità e potenza in watt, tra le altre statistiche, sono visibili sullo schermo in ogni momento durante una gara. Chi commenta la gara può accedere ad alcune di queste statistiche dal vivo, per mostrare agli spettatori lo sforzo che sta facendo ogni singolo concorrente. 

Easler, per esempio, sa che deve mantenere la frequenza cardiaca (misurata in battiti al minuto) al di sotto di un certo livello per evitare di andare in crisi. “Posso recuperare se la mia frequenza cardiaca raggiunge i 185 battiti, ma se arrivo a 195, diventa impossibile”, dice. Tenere traccia delle sue prestazioni sullo schermo le consente di avvicinarsi al suo limite senza oltrepassarlo, ed è qualcosa in cui dice di essere migliorata nel tempo.

Questi dati in tempo reale consentiranno anche ai funzionari di Zwift e UCI di individuare eventuali imbroglioni ai campionati. I concorrenti che vogliono ingannare potrebbero usare una varietà di trucchi, dal mentire sul loro peso, che potrebbe dare loro un vantaggio di potenza, al tentativo di truccare il gioco. (Si veda link)

Nel 2019, un utente di Zwift è stato temporaneamente bandito  per aver utilizzato un programma per computer per accedere a una bici virtuale più potente che ha poi utilizzato nelle gare. Ai campionati del mondo, la potenza dei ciclisti sarà monitorata tramite gli smart trainer e un dispositivo separato come un misuratore di potenza integrato nei pedali della bicicletta. Eventuali discrepanze dovrebbero essere facili da individuare e anche le prestazioni dei concorrenti devono essere in linea con i dati registrati dalle precedenti gare virtuali e all’aperto a cui hanno preso parte.

“Abbiamo una conoscenza molto accurata delle loro capacità fisiche”, afferma il portavoce di Zwift Chris Snook. “Qualsiasi prestazione al di fuori di tale intervallo verrebbe immediatamente segnalata”. L’International Testing Agency, che gestisce programmi antidoping per i Giochi Olimpici, effettuerà anche controlli sui corridori durante i campionati.

Tutto ciò rappresenta un alto livello di garanzia, afferma Frederik Broché, direttore tecnico del Belgian Cycling, responsabile delle squadre nazionali di ciclismo tradizionale. Lui e i suoi colleghi hanno recentemente selezionato chi rappresenterà il Belgio ai campionati mondiali di e-cycling dopo aver ricevuto circa 50 domande da tutto il paese. 

Più o meno la metà di questi candidati sono ciclisti che danno la priorità a Zwift rispetto ad altre forme di ciclismo. È diventato rapidamente uno sport “speciale”, dice. I migliori “atleti” su Zwift non hanno necessariamente un’enorme esperienza nel ciclismo all’aperto tradizionale e potrebbero non essere molto competitivi in quell’arena. Alcuni, per esempio, non hanno confidenza con le posizioni corporee da assumere per diminuire la resistenza dell’aria. “Sui rulli non c’è vento, quindi la posizione non conta affatto”, afferma Broché. 

Oltre a selezionare le persone per la squadra in base alla loro forma fisica generale e alle statistiche di Zwift, Broché sta anche, naturalmente, adottando un approccio tattico. Può esaminare le prestazioni e le statistiche passate dei corridori e vuole concorrenti la cui esperienza sulla piattaforma suggerisce che affronteranno bene il percorso.

I campionati del mondo di quest’anno si svolgeranno su Knickerbocker, uno dei fantastici percorsi di di Zwift. È una visione di New York tra 100 anni, con piste ciclabili di vetro sopraelevate che serpeggiano tra i grattacieli. I concorrenti completeranno due giri del percorso, equivalenti a poco meno di 55 chilometri di ciclismo all’aperto.

MarioKart più Peloton

Gli spettatori potranno assistere alla gara virtuale lungo il percorso, ma riceveranno anche filmati in live streaming a intermittenza dei volti dei singoli partecipanti dal loro soggiorno o dal loro centro di allenamento. In Zwift, a differenza di una corsa ciclistica tradizionale, i concorrenti possono accedere a potenziamenti per un lasso di tempo limitato, come una maggiore aerodinamicità di 15 secondi o un aumento del peso virtuale per 30 secondi che consente al proprio avatar di accelerare in discesa. Zwift sta attualmente sviluppando per la piattaforma nuove “celle di potenziamento”. 

Zwift mira a mantenere il percorso di gara ragionevolmente realistico. Non ci sono pendenze superiori al 20 per cento, per esempio. Con la crescita della popolarità di questo sport, anche i normali allenatori di ciclismo stanno incorporando sempre più l’e-cycling nei loro regimi di allenamento. E stanno scoprendo che alcuni atleti vogliono il loro aiuto nella preparazione per le gare virtuali e per quelle all’aperto. 

Ric Stern, un allenatore di ciclismo di Brighton, nel sud dell’Inghilterra, partecipa a gare ciclistiche ogni anno dal 1984. È anche un allenatore professionista dal 1998. Le piattaforme di e-cycling e i simulatori di ciclismo come RGT Cycling rendono le gare indoor molto più divertenti di prima, dice. Ma nelle situazioni reali i ciclisti devono sviluppare un certo coraggio per affrontare rapidamente le curve o correre all’interno di un gruppo. Zwift non aiuta le persone a sviluppare questo tipo di capacità, sostiene.

Sandra Beaubien, mountain biker e coach di Ride Ottawa in Canada, ama utilizzare Zwift come strumento per migliorare la forma fisica. È facile per lei e i suoi atleti concentrarsi su questo aspetto, senza dover fare attenzione ai rami degli alberi o alle rocce vaganti su una ripida discesa in collina. D’altro canto, come muoversi su percorsi ondulati e montuosi è qualcosa che si ottiene davvero solo all’aperto. 

Zwift sta attualmente testando la compatibilità con lo steering elettronico di Elite, STERZO, una sorta di zoccolo girevole posizionato sotto la ruota anteriore di una bicicletta, collegato con Bluetooth per acquisire i dati del manubrio che consentiranno al corridore di controllare il proprio avatar digitale in modo più preciso e di sterzare davvero durante il corsa. Attualmente, i campionati del mondo vengono giudicati in base alla velocità e alla potenza, con la posizione di un concorrente nel gruppo assegnata automaticamente.

Beaubien dice che le piace correre su Zwift, ma vorrebbe vedere un maggior numero di donne sulla piattaforma in modo da poter prendere parte a più gare femminili. Tuttavia, Easler e altre concorrenti come lei sono su un terreno di parità con gli uomini ai campionati del mondo. Ci sono lo stesso numero di concorrenti nelle gare maschili e femminili, percorreranno la stessa distanza lungo il percorso e i vincitori riceveranno lo stesso montepremi: 8.000 euro per il primo posto.

“Scontrarsi contro i migliori e-racer del mondo, almeno per quanto riguarda Zwift, mette tensione”, dice Easler, sottolineando che essersi qualificata è già una grandissima soddisfazione. Ma la possibilità di raggiungere nuovi obiettivi è sempre più vicina. E così, come una vera concorrente, aggiunge: “entrare nei primi 10 sarebbe fantastico”.

Immagine di: Franziska Barczyk

(rp)