L’Unione Europea approva la revisione delle leggi sul copyright

Gli stati membri dell’UE hanno due anni di tempo per definire i termini secondo cui introdurre le nuove leggi nei loro paesi.

di Charlotte Jee

Il fatto: Il Parlamento Europeo ha approvato la nuova misura con 348 voti a favore e 278 contrari.

La controversia: Due disposizioni in particolare hanno scatenato pesanti critiche: L’Articolo 11 permetterà alle redazioni ed organizzazioni giornalistiche di ricevere maggiori fondi da aggregatori quali Facebook e Google; L’Articolo 12 richiederà ai giganti del Web di filtrare automaticamente i contenuti coperti da copyright, quali canzoni o video, a meno che non siano stati specificamente distribuiti su licenza. Per quanto vaghe nel contenuto, queste sezioni richiederanno un maggiore impegno da parte delle società tech nel controllare i contenuti caricati sulle loro piattaforme.

La resa dei conti: Il dibattito su questa riforma di legge si è tenuto fra due fazioni distinte. Da una parte, industria delle musica e grandi compagnie editrici sono favorevoli; dall’altra, giganti tech e un gran numero di piccole società ed enti sostengono che la legge danneggerà la libertà di espressione online.

Alcuni compromessi: I contenuti della riforma sono stati smussati per cercare di risolvere alcune delle problematiche sollevate da società quali Google, che minacciavano di rimuovere i loro servizi informativi in Europa per via dell’Articolo 11 (ribattezzato la “link tax”). Ciononostante, gli oppositori continuano a manifestare contro la nuova legge.

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