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Una recente analisi della Brookings Institution modifica la convinzione diffusa che la robotica, l’intelligenza artificiale e l’automazione modificheranno radicalmente il lavoro, in particolare per camionisti e operai. 

di Charlotte Jee

I ricercatori hanno esaminato i brevetti di IA e le mansioni dei lavori e ne hanno quantificato le sovrapposizioni al fine di identificare i tipi di compiti e professioni che potrebbero essere coinvolti nei cambiamenti. La ricerca del Brookings afferma che l’IA sarà un fattore significativo nella vita lavorativa futura di manager, supervisori e analisti, assumendo un ruolo significativo per chi è impegnato in studi legali, ruoli di marketing e programmazione informatica.

Anche se i colletti bianchi dovranno probabilmente sopportare l’impatto frontale dello sviluppo dell’intelligenza artificiale e dell’automazione, potranno trovare più facilità a riqualificarsi o cambiare lavoro, perché hanno maggiori probabilità di vivere in città o essere in possesso di titoli di studio universitari.

L’IA deve ancora essere adottata su larga scala dalle imprese, nonostante l’enorme clamore che la circonda. E mentre ci sono state molte discussioni sull’impatto dell’intelligenza artificiale sui posti di lavoro, non è ancora chiaro quali saranno queste conseguenze. 

Ognuno ha detto la sua, dalle previsioni di un disastroso abbattimento del 47 per cento dei posti di lavoro negli Stati Uniti a chi sostiene che, in realtà, l’IA creerà tanti posti di lavoro quanti ne distrugge, se non di più. Di conseguenza, è sensato vedere questa ultima analisi come un contributo a un campo in continua evoluzione invece che l’ultima parola sull’argomento.

Foto: Impiegati russi. David 0mark / Pixabay